Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
MARRAZZO
Piero Roma 29 luglio 1958. Politico. Presidente della Regione Lazio (dal 2005).
Giornalista. Rai • «Mi manda Raitre, la trasmissione che lo ha lanciato. Lì il consumatore truffato iniziava ad accusare. L’autore dell’inghippo provava a difendersi. E lui, Marrazzo, interveniva, dando manforte all’accusatore. Trascinando emotivamente i telespettatori. E catturando la simpatia
del pubblico. Bonomia napoletana ereditata dal padre, Giò Marrazzo, coraggiosissimo giornalista della Rai più bella, quella post-riforma della fine degli anni Settanta. E come il papà che era socialista, Piero Marrazzo da giovane è stato iscritto alla Fgsi, la più libertaria delle federazioni giovanili. Oltre a “piacere molto alle donne”, come sostiene Klaus Davi, è anche un piacione. Si è superato in un’intervista ad Europa, il quotidiano della Margherita. La giornalista gli ha
chiesto: cattolico? E lui ha risposto: “Mi potrei definire un riformista cattolico di formazione socialista”, una risposta che può ricordare certi film del dopoguerra col personaggio che sfoderava la tessera
della Dc, quella del Pci e quella del Psi» (La Stampa)
• «“Aderiva al Psi di Craxi in maniera piena incondizionata e non priva di coerenti
e legittimi vantaggi sul piano professionale”. In Rai, sottinteso. Al Tg2, per la precisione. Quello socialista degli anni
Ottanta. A Mixer con Minoli. Primo servizio un dirottamento aereo, ultimo successo Mi manda Raitre come successore di Lubrano. è entrato in Rai nell’85 in morte del padre, come l’azienda usava fare allora. Anche il nonno materno, Eugenio Spina, era
giornalista per un quotidiano italoamericano. Anche sua madre Gina ha lavorato
al Progresso degli italiani d’America. Piero aveva una laurea in Legge, tesi in diritto penale con 110 e lode» (Concita De Gregorio).