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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

MARCHISANO

Francesco Racconigi (Cuneo) 25 giugno 1929. Cardinale • «Ho studiato fino al sacerdozio a Torino, poi sono stato inviato dall’allora cardinal Fossati a Roma dove ho studiato all’Università Gregoriana e all’Istituto Biblico. Il 19 aprile 56 mi hanno chiamato alla Congregazione per l’educazione cattolica, ministero dell’Educazione della Santa Sede. Questo ministero s’interessa dei seminari, delle università cattoliche - che sono 650 nel mondo e 230 solo negli Stati Uniti -, delle
scuole cattoliche (200 mila nel mondo, con 35 milioni di alunni) e delle
vocazioni ecclesiastiche. Per vent’anni sono stato sottosegretario di quella congregazione. Nell’88 il Pontefice ha fatto una piccola riforma della curia romana e ha voluto
creare il ministero dei Beni Culturali affidandomene la direzione. Ho dovuto
interessarmi di tutti i beni culturali che in duemila anni la Chiesa ha creato
nel mondo. L’80 per cento dei beni culturali in Italia sono stati creati dalla Chiesa. Il
Papa desiderava che si mettessero in risalto le motivazioni di fondo per cui
sono stati creati: la prima di culto, per mettere al servizio di Dio ciò che di più bello poteva offrirgli la creatività umana; la seconda è una motivazione catechetica, perché tutti potessero imparare, attraverso l’arte, il messaggio evangelico espresso attraverso la pittura e la scultura,
dalla creazione del mondo al giudizio universale; la terza per un motivo di
carità: pensiamo a ciò che la Chiesa ha fatto per gli ospedali. La prima struttura sanitaria di Roma,
il Santo Spirito, è stata creata dal Papa nell’anno 750. I monasteri hanno arricchito la nazione come centri non solo di
preghiera, ma di accoglienza dei pellegrini. Le confraternite hanno aiutato gli
ammalati, i condannati a morte, i bambini abbandonati. Sono stato nominato dal
Papa arciprete della Basilica di San Pietro, presidente della Fabbrica di San
Pietro che si occupa della struttura architettonica e artistica della Basilica
e vicario generale del Papa per lo Stato della Città del Vaticano» (da un’intervista di Alain Elkann).