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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

MARCHETTI

Piergaetano Milano 30 novembre 1939. Notaio. Presidente Rcs (dal luglio 2004). Giurista e
professore dell’Università Bocconi (di cui è prorettore), notaio di fiducia di diverse società (quotate e non), è consigliere Generali e presidente del patto di sindacato Mediobanca • «Per anni si è mosso dietro le quinte. Mente fina, ispiratore “occulto” di tante leggi che hanno rinnovato la finanza italiana, vicinissimo all’ex Via Filodrammatici ma anche ascoltato consulente di Bankitalia e Consob» (Elena Polidori) • «Figlio d’arte. Il padre Carlo ebbe il suo quarto d’ora di celebrità come “signor no” nel Lascia o raddoppia? televisivo di Mike Bongiorno, 191 puntate che cambiarono il costume degli
italiani e rilanciarono il ruolo del notaio. E fu rispondendo senza mai
sbagliare ai più astrusi quiz giuridici che Marchetti, nella prima parte della sua vita
professionale, fino a 36 anni, lavorando a tempo pieno all’Università Bocconi, si fece notare dai colleghi. Fu in Bocconi che lo individuò Ariberto Mignoli, il grande civilista che ha praticamente inventato il patto di
sindacato di Mediobanca, coinvolgendo Marchetti nella progettazione; e tramite
Mignoli arrivò il sodalizio con Guido Rossi, che lo volle come superconsulente nella creazione
della Consob. Attraverso la doppia esperienza di Mediobanca e della Consob lo
conobbe Mario Draghi che, da direttore generale del Tesoro, lo volle dal 93 al
96 nel Comitato per le privatizzazioni. Quindi Mignoli e Rossi prima, Draghi
poi, hanno visto nel “personaggio Marchetti” quell’insieme di caratteristiche (professionalità, indipendenza, equilibrio, mediazione, estraneità a lobby e fazioni) che lo hanno proiettato fin dov’è oggi. Caratteristiche molto utili per sopravvivere nell’editoria, passione di sempre, intellettuale e giuridica, per Marchetti. Nel 70
scrisse, sulla Rivista delle società diretta da Mignoli, il saggio “A proposito delle concentrazioni di imprese giornalistiche” sostenendo che nell’informazione la concentrazione delle imprese presenta rischi che vanno al di là dei puri aspetti di monopolio (un altro terreno che ha attirato i suoi studi
giuridici). Il miglior commentario della legge sull’editoria, la famosa 416 del 1981, porta la firma sua e di Nicolò Lipari» (Angelo Curiosi)
• Figura di sempre maggior peso all’interno del Corriere della Sera, punto di equilibrio tra i vari poteri del
quotidiano (azionisti, amministratore delegato, direttore, comitato di
redazione) • Sposato con Ada Gigli, docente di Storia del giornalismo (e laureata con una
tesi su L’organizzazione sindacale dei tipografi).