Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
MARANO
Antonio Ascoli Satriano (Foggia) 22 febbraio 1956. Direttore di Raidue. Dal 22 febbraio 2006 (e dal 2002 al
2004). Primo direttore leghista in tutta la storia della Rai. Sottosegretario
alle Poste del primo governo Berlusconi, ex direttore del canale satellitare
Stream News • «Ha iniziato a lavorare a 12 anni. Ha fatto il benzinaio, il lavamacchine, il
cameriere e un’altra sfilza di mestieri assai poco dirigenziali prima che scoppiasse l’amore per il tubo catodico» (Giovanni Audifreddi) • «La mia prima busta paga da assunto l’ho presa in Rai. Mia moglie Elena rideva quando le ho detto che mi avrebbero
dato la tredicesima» • «Sono figlio di nessuno. Umberto Bossi dice che sono un terrone civilizzato.
Quando a 26 anni, con il mio bel cravattino, sono andato dal direttore della
Banca Popolare di Luino e Varese a chiedergli un fido di 350 milioni
parlandogli del mio progetto per Rete 55 e un network di canali locali, me li
ha dati. Ecco la forza di queste parti. Mi considero un darwinista-calvinista.
Perché qui c’è selezione e perché ricavi in proporzione a quello che fai»
• «Ho iniziato per caso nell’82. Ho inventato lo shopping in diretta con le televendite. In 10 anni ho
realizzato un gruppo di 70 canali locali. Il federalismo lo ha creato la
televisione, non per dividere ma per valorizzare il territorio. La gente guarda
due tipi di programmi: quelli che fanno sognare, ma soprattutto quelli in cui
si riconosce. La tv è un segmento della vita quotidiana che amplifica la realtà, non la modifica perché se ne nutre».