Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
MAJ Giuseppe Schilpario (Bergamo) 20 luglio 1939. Editore, ingegnere, leader del Carc (Comitati di appoggio per la resistenza e il comunismo), sigla sopravvissuta agli anni Settanta e Ottanta pronta a dissociarsi dagli assassini di Massimo D’Antona e Marco Biagi non perché contraria alla lotta armata, ma perché scettica sui tempi del suo dispiegarsi
MAJ Giuseppe Schilpario (Bergamo) 20 luglio 1939. Editore, ingegnere, leader del Carc (Comitati di appoggio per la resistenza e il comunismo), sigla sopravvissuta agli anni Settanta e Ottanta pronta a dissociarsi dagli assassini di Massimo D’Antona e Marco Biagi non perché contraria alla lotta armata, ma perché scettica sui tempi del suo dispiegarsi. Arrestato a Parigi il 23 giugno 2003, nel dicembre dello stesso anno era stato rilasciato sotto controllo giudiziario. Sei mesi dopo, riscontrata la violazione degli obblighi della libertà vigilata, il magistrato Gilbert Thiel aveva emesso contro di lui un mandato di cattura. Nel dicembre del 2004 aveva annunciato via internet il ritorno alla clandestinità. Nuovo arresto il 26 maggio 2005 • «A definirlo “sovversivo” quasi se ne vanterebbe» (Francesco Grignetti).