Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
MAGNAGO
Silvius Merano (Bolzano) 5 febbraio 1914. Politico • «Uno degli uomini che hanno fatto la storia dell’Alto Adige. Come leader della Südtiroler Volkspartei per 34 anni, fino al 1991, è stato il protagonista di una lunga stagione di lotte politiche per l’autonomia della sua terra» (Vittorio Malagutti) • «Una vita che è una leggenda. Raccontano che abbia innaffiato per anni i fiori della propria
tomba. Un’icona: la gamba amputata, le stampelle che ammutoliscono, la magrezza ghandiana,
l’occhio chiaro simile a quello di Samuel Beckett, la pelle legnosa, la geografia
delle rughe, il carisma, la severità. Figlio di un trentino e di un’austriaca del Voralberg, in un secolo che rifiutava i bastardi e lo obbligava a
schierarsi, ha fatto una scelta netta, diventando campione dell’identità tedesca della piccola patria sull’Adige. Militò nella Wehrmacht, divenne un supertedesco dal cognome italiano. Ma è stato proprio quest’uomo duro a pacificare il confine più inquieto delle Alpi dopo la stagione della dinamite. Abile tessitore, diceva: “In politica non ci sono santi”. è un uomo di destra, nel profondo, ma non si fida affatto della destra di Roma.
Non ama il Cavaliere che lo ha fatto aspettare mesi per riceverlo. Figurarsi se
ha qualcosa in comune con questa Alleanza nazionale che si genuflette in
Israele e ridiventa fascista proprio in Alto Adige» (Paolo Rumiz).