Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
MACCIOCCHI
Maria Antonietta Isola Liri (Frosinone) 23 luglio 1922. Scrittrice • «La signora è un monumento, ha percorso il Novecento facendo e dicendo tutto quello che il
Novecento l’ha provocata a dire e fare. A sedici anni era partigiana a Roma, a venti
ricostruiva l’Italia da Napoli spedendo treni carichi di scugnizzi denutriti alle famiglie
proletarie del Nord, a venticinque dirigeva Noi Donne, a ventisette Vie Nuove,
dopo poco, per aver difeso Pasolini, per aver divorziato dal fratello di
Amendola, per aver contratto l’abitudine di non allinearsi troppo veniva spedita a rieducarsi nella scuola di
partito (le famose Frattocchie). Sui trenta subentrava a Saverio Tutino come
corrispondente da Parigi per l’Unità. Negli anni centrali della vita si legava ai liberi pensatori francesi, da
Sartre ad Althusser, a Lacan. Nel 68 era eletta deputato del Pci, nel 77 veniva
espulsa come anticomunista, nel 79 era eletta nel Parlamento europeo, nel 92
era insignita con la Legion d’Onore» (Lidia Ravera)
• «Sartre, dopo avermi sentita parlare, ha lodato entusiasta la mia mente.
Althusser si sedeva di fronte a me e mi parlava di filosofia, Lacan mi ha
dedicato un suo saggio: “A Maria Antonietta che sente così giusto”. Io mi sono nutrita, negli anni più belli, del vigore intellettuale di uomini straordinari. Discutere con loro è stata l’esperienza più eccitante della mia vita» • Nel 1997 importante biografia su Luisa Sanfelice (L’amante della Rivoluzione. La vera storia di Luisa Sanfelice e della Repubblica
napoletana del 1799, Mondadori).