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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

MACCANICO

Antonio Avellino 4 agosto 1924. Politico. Senatore. Dell’Ulivo • Ex azionista, comunista fino al 56. Laurea in Giurisprudenza a Pisa nel 46.
Entrato alla Camera dei deputati nel 47, è stato capo dell’Ufficio legislativo del ministro del Bilancio, segretario generale della Camera,
consigliere di Stato e segretario generale della Presidenza della Repubblica
(epoca Pertini e primo Cossiga). Presidente di Mediobanca nell’87, dall’88 al 91 è stato ministro per gli Affari regionali e i problemi istituzionali (governi De
Mita e Andreotti VI). Eletto senatore nel 92 con il Partito repubblicano, dal
93 al 94 è sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri (governo
Ciampi). Scalfaro affidò a lui l’incarico di formare un governo di larghe intese che, alla caduta del governo
Dini, salvasse la XII legislatura (1994-1996). Fallisce soprattutto per l’opposizione di Fini e il presidente scioglie le Camere. Eletto deputato per l’Ulivo nel 96, ministro delle Poste e delle Telecomunicazioni nel governo Prodi.
Ministro per le Riforme istituzionali nel D’Alema I e II e nell’Amato II. Rieletto deputato nel 2001 per la Margherita. Nel 2003, a seguito di
una campagna che reclamava la reintroduzione dell’immunità parlamentare (abolita nel 93 a seguito di Tangentopoli) preparò la norma che dette poi luogo alla legge sulla non procedibilità e la sospensione dei processi in corso per le cinque più alte cariche dello Stato: presidente della Repubblica, presidenti di Camera e
Senato, Corte costituzionale, Consiglio dei ministri (grazie a questa furono
sospesi, tra l’altro, i processi a Berlusconi). Benché la legge, così come formulata alla fine, sia stata da lui sconfessata, essa è comunque conosciuta come “lodo Maccanico”.