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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

LUTTAZZI

Daniele (Fabbri) Sant’Arcangelo di Romagna (Forlì) 26 gennaio 1961. Comico • Ha debuttato in Tv con Doc di Renzo Arbore. Tra i suoi programmi Tv Magazine Tre, Mai dire gol, Barracuda, Satyricon. Fu portato in tribunale dalla scrittrice Susanna Tamaro perché aveva parodiato Va’ dove ti porta il cuore con Va’ dove ti porta il clito. Moltissime polemiche scatenò nel 2001 il suo programma Satyricon: le mutandine esibite da Anna Falchi, la torta di cioccolato sotto forma di
escremento che degustò, le rivelazioni su Silvio Berlusconi presentate attraverso un’intervista al giornalista Marco Travaglio, autore con Elio Veltri del libro L’odore dei soldi • «Per amor di battuta, si giocherebbe tutto. Ha rischiato spesso e ce l’ha fatta, il ragazzo di provincia che spiegava agli italiani rigorosamente con
termini scientifici il mistero del sesso; che ha fatto arrabbiare la Tamaro col
suo libro Va’ dove ti porta il clito, che non si è fermato neanche davanti al Papa e ha irritato l’Avvenire. Il fenomeno Daniele Luttazzi arriva dal cuore della Romagna, terra di
poeti; si chiama Daniele Fabbri, genitori insegnanti elementari, come la
sorella, un fratello bancario. Lui ha fatto il volontario all’ospedale di Modena, aspettando un concorso per immunologia. “Dieci anni di attesa per quattro posti: intanto non avevo i soldi per comprare
la pizza alla mia ragazza. Li ho salutati, ma al quinto piano del Policlinico
ci sono ancora le mie caricature”. Il nome d’arte è un omaggio a Lelio Luttazzi. Lo scoprì Ugo Porcelli alla rassegna Riso in Italy: debutta a
Doc con Renzo Arbore. Approda a Raitre, il Maurizio Costanzo show lo adotta, poi la
Gialappa’s, il teatro, i libri, gli spot della Telecom creati dall’agenzia Testa che ricalca in pieno lo stile Luttazzi» (Silvia Fumarola) • «Il bello di Mediaset è che il loro Dio è Publitalia: se fai ascolti, è fatta. Ma qualcosa succedeva anche lì. A Mai dire gol dicevo una battuta: “Hanno condannato Priebke all’ergastolo, si vede che non ha fatto in tempo a iscriversi a Forza Italia”. Un deputato telefonò a Berlusconi, che chiamò il responsabile del programma che chiamò la Gialappa’s che me lo disse e si mise a ridere. Ma qualcuno non si era divertito» • «La mia prima censura risale ai tempi degli scout, scrivevo le storie dei Lupetti
pezzati, cadevano nell’acqua inquinata di un fiume e succedevano strane cose. L’hanno fatto finire sul più bello» • «Ero nel cast di Fate il vostro gioco su Raidue, facevo un monologo sulla pedofilia. “Mio padre è un pervertito: l’ho sorpreso al telefono che parlava con un amico americano, contrattava l’affitto di una bambina messicana. Chiedeva: posso fare quello che voglio, anche
iscriverla al Partito socialista?”. L’hanno tagliata e per tredici puntate non ho più detto niente. Per tre anni non sono tornato in tv» • «Non sono ricattabile e questo fa tutta la differenza del mondo. Dopo Barracuda sono stato un anno a casa a scrivere; quando ero pronto, il direttore di
Italia1 Roberto Giovalli mi ha fatto sapere che non c’era posto per un nuovo Barracuda: lo spazio era occupato dalla Champions League» • «Leggo tutti i giornali del mondo. Prendo appunti e scrivo le battute. Faccio una
scrematura iniziale, alla fine una ventina vanno bene e le tengo. Poi ne
restano otto, nove. C’è metodo nella comicità. Tutto nasce dalla mia reazione alla realtà quotidiana. L’importante non è dare un messaggio, ma far ridere» • «Ho un mio mondo perverso ed esprimo anche quello. La moralità di un comico è fare battute che fanno ridere lui per primo. Io rido alle mie battute, anche se
spesso non sono d’accordo con quello che dico. Non bisogna essere ideologici. Nella risata c’è sempre verità» • «Non sono come i comici toscani, non mi sentirete dire parolacce per far ridere.
Ho avuto un’educazione cattolica molto rigida» • Gloria De Antoni, che con Oreste De Fornari divise con lui la fortunata
edizione di Magazine 3 nel biennio 93-95 su Raitre ancora diretta da Angelo Guglielmi: «Quando Daniele cominciò la sua rubrica Lezioni di sesso ricevetti una telefonata da Paola Pitagora, offesa per come veniva trattato il
sesso femminile. La stessa Pitagora scrisse anche a Elvira Sellerio, allora nel
Consiglio di amministrazione. Ma la protesta non ebbe seguito» • Eletto nelle liste Dc, consigliere comunale a Sant’Arcangelo per anni, collaboratore satirico del settimanale della curia di Rimini
Il ponte: «Ha sempre detto di avere un solo maestro, Lenny Bruce, il comico americano più irriverente», ricordano nella redazione di Comix, a Modena, dove Luttazzi ha pubblicato i
suoi primi successi • Carlo Taranto: «Le battute sul viaggio del Papa a Cuba o sulla vera storia di Gesù nei finti tg di Panfilo Maria me le ricordo bene. Del resto, noi volevamo
Luttazzi, non una sua versione edulcorata. Quello vero, che a Magazine 3 si faceva tartine di mestruo o di sperma”».