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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

LOY Rosetta Roma 1931. Scrittrice. Tra i suoi libri: La bicicletta (1974, premio Viareggio opera prima), La porta dell’acqua (76), Le strade di polvere (premio Viareggio 1988), All’insaputa della notte (90), Cioccolata da Hanselmann (95), Nero è l’albero dei ricordi, azzurra l’aria (2004) • «Scrittrice borghese, di raffinata eleganza, scrive con grande economia di mezzi

LOY Rosetta Roma 1931. Scrittrice. Tra i suoi libri: La bicicletta (1974, premio Viareggio opera prima), La porta dell’acqua (76), Le strade di polvere (premio Viareggio 1988), All’insaputa della notte (90), Cioccolata da Hanselmann (95), Nero è l’albero dei ricordi, azzurra l’aria (2004) • «Scrittrice borghese, di raffinata eleganza, scrive con grande economia di mezzi. Allieva, amica e confidente di Natalia Ginzburg, nei confronti della quale nutriva un complesso d’inferiorità morale e culturale, ha trovato la sua via nella letteratura grazie all’aiuto di Cesare Garboli. I suoi personaggi, come osservò la Ginzburg, “guardano la realtà come dall’alto di una terrazza, non riescono ad afferrarne che gli echi e i lampi e tutto ciò che accade per loro sembra accadere altrove, e in altri e lontani destini”. Scrive solo di pomeriggio. Per dare un segno di ribellione ha deciso di lasciare la Mondadori quando Silvio Berlusconi è sceso in politica. Non riesce ad appassionarsi all’aviazione perché non ha la grandezza di Liala» (Pietrangelo Buttafuoco) • «Scrivo perché a me piace scrivere. Sempre stata curiosa: da ragazzina venivo rimproverata perché mi fissavo a guardare, ascoltare, anche se ero penalizzata dal fatto di avere un orecchio solo. Mi piace andare al mercato. Per me è come un gioco, incontri con persone molto intelligenti possono essere meravigliosi. La grande intelligenza non annoia mai. Quando finisco un libro c’è una sorta di vuoto, di caduta, di smarrimento e ho paura di non avere più nulla da scrivere» (da un’intervista di Alain Elkann).