Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

LONGARETTI

Trento Treviglio (Bergamo) 27 settembre 1916. Pittore • «Il grande vecchio dell’arte figurativa italiana» (Giovanni Gazzaneo) • «Sul piano strettamente artistico, il pittore si muove fra Corrente e un certo
espressionismo. E, poi, ci sono le cosiddette suggestioni, gli echi. Klimt,
Picasso, Munch, Soutine e, soprattutto, Chagall. Non modelli da imitare, ma
punti di riferimento generali, capaci di suggerirgli una tematica, di
stimolarlo ad usare un colore piuttosto che un altro, di risvegliare un
sentimento, un’emozione, un’idea» (Sebastiano Grasso) • «Tutto è cominciato con la maestra Maciocchi: in prima elementare aveva già capito qual era il talento della mia vita. Mi dava cartoline da copiare. Questa
facilità nel dipingere stupiva anche me, ma non ne ho mai fatto vanto. L’ho sempre vissuto come un dono più che una conquista. Quando ho dipinto La bambina rosa, nel 28, a 12 anni, non sapevo chi fosse Modigliani. Gianfranco Bruno l’ha giudicata un capolavoro, poi dopo aver letto la data voleva quasi scusarsi. Volpiana è del 30, quel paesaggio piaceva tanto a Giovanni Testori, per lui era degno di
Carlo Carrà, ma a 14 anni ignoravo la pittura metafisica».