Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
LONARDI
Graziella (Graziella Buontempo) Napoli «sotto il segno del Leone». È la Peggy Guggenheim italiana, cioÈ la più importante operatrice culturale italiana delle arti visive. Sue alcune delle
mostre più importanti del Novecento: da Vitalità del negativo (del 1970, interamente dedicata all’arte italiana) a Transavanguardia del 2000 che sta ancora girando il mondo dopo essere stata portata in Cina,
Messico, Cile, Argentina. Da ricordare anche Contemporanea del 73, la sezione di arti visive che ha arricchito sette edizioni del Festival
di Spoleto, le cinque retrospettive dedicate al cinema italiano realizzate per
il MoMa e poi passate al Beaubourg (Anni Venti, Anni Trenta, Anna Magnani, Il
Cinema napoletano, la Commedia italiana), ecc. Memorabile anche il suo premio
Malaparte, consegnato per tredici anni a Capri a scrittori stranieri «dotati di spirito malapartesco»: Saul Bellow, Nadine Gordimer, Manuel Puig ecc • Padre Marcello, ingegnere, madre Gabriella Bozzari, di professione «innamorata del marito». Tre figli: Graziella, Eugenio (armatore) e Renato. Casa a Mergellina, scuole
al collegio delle signorine bene di Napoli, cioÈ il Sacro Cuore di Gesù. Matrimonio epocale nella chiesa dell’Assunzione a Napoli (1951) con l’industriale stampatore Arturo Lonardi: la coppia spopola per avvenenza e
classe. Separazione nel 68. Lei viene a Roma, si mette col principe Francesco
Aldobrandini e, dopo qualche anno di bella vita, presa da noia, si dedica alla
sua passione principale, quella dell’arte
• Spiega la sua enorme vitalità con un amore smisurato per la vita, per le belle cose e per le belle
persone. Da ultimo ha istituito delle borse di studio a Parigi per giovani
artisti di talento. Vorrebbe donare la biblioteca e l’archivio al Comune di Roma.