Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
LINUS (Pasquale Di Molfetta) Foligno (Perugia) 30 ottobre 1957. Disc-jockey. Direttore di Radiodeejay, la prima radio privata italiana (dove lavora dall’84)
LINUS (Pasquale Di Molfetta) Foligno (Perugia) 30 ottobre 1957. Disc-jockey. Direttore di Radiodeejay, la prima radio privata italiana (dove lavora dall’84). Fratello di Albertino. «Mi sento Charlie Brown. Mi riconosco nei suoi tratti, nel suo atteggiamento, tenero e un po’ sfigato al tempo stesso» • «Uno cattivo, cattivissimo» (Antonio Dipollina) • «Su questa rappresentazione di me stesso ci ho sempre giocato, in realtà, e chi mi conosce bene lo sa. Dopodiché ho un ruolo da allenatore e devo fare delle scelte. A quel punto scatta la sindrome da fidanzata delusa, e quelli che rimangono bocciati hanno solo due alternative: una è quella di dire che se ne sono andati loro. L’altra di dire che sono uno stronzo. Io non ricordo di aver mai litigato davvero con nessuno. Solo una volta, anni fa, forse, con Enrico Silvestrin, una cosa pesante. Poi è finita subito, siamo in buonissimi rapporti oggi» • «Mio padre era un operaio immigrato dal Sud negli anni cinquanta. Stavamo in cinque in una casetta di due stanze. Mia sorella dormiva sul divano, io su un mobile apribile e Albertino in camera con i nostri genitori. Però la ricordo come un’infanzia bellissima, fatta di periferie, di caccia alle lucertole» • «Speravo di diventare pittore, illustratore, disegnatore, grafico. Sicuramente non avevo in mente la radio» • «Mio padre era un musicista dilettante ma con una grande passione per la musica, mia madre era affascinata dai rotocalchi, dalla moda, dal varietà televisivo, dal mondo della moda. Sono cresciuto a pane e Alberto Lupo, e mio padre che solfeggiava le canzoni sentite in tv. Quando sono nate le prime radio private per me è stato automatico avvicinarmi» (da un’intervista di Aldo Nove) • Dice che i successi gli fecero vivere «il periodo più brutto nel 2000 quando passammo in poco tempo da 4 a 6 milioni di ascoltatori. Che cosa fare di meglio? Un peso talmente grande che mi venne la depressione» (Roberto Pavanello) • Tifa per la Juve, ha corso molte maratone.