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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

LIGUORI

Paolo Roma 6 giugno 1949. Giornalista. Direttore di TgCom • «Da giovane, con una bellissima faccia da indio e capelli neri e lisci che
arrivano a metà schiena, studente di Architettura, si dedica alle attività più estreme del movimento studentesco romano. Per esempio, irruzioni in scuole
elementari di borgata per incitare i pargoli alla ribellione. In una di queste,
un bambino interrogato dalla polizia sui possibili autori del delitto, rispose:
“Nun so come se chiamavano. A uno glie dicevano merda, a un altro straccio”. “Straccio” divenne il suo soprannome. Militante politico tra i più coraggiosi, prende la strada di Napoli a prendere botte dai guardiani dell’Alfasud pur di riuscire a distribuire volantini. In seguito giornalista di Lotta
continua, direttore del settimanale cattolico Il Sabato (alla domanda: “Crede in Dio?” risponde: “Qualche volta sì, qualche volta no”). Poi direttore del quotidiano Il Giorno, direttore di
Studio Aperto su Italia1» (Diario) • «Era uno dei leader del 68 romano. Paolo Pietrangeli ha raccontato che, con
quelli del gruppo degli Uccelli, contestava i borghesi di sinistra facendo la
cacca nei loro salotti. Lidia Ravera lo ricorda nel 68, “non proprio una cima, piuttosto uno sloganista”» (Claudio Sabelli Fioretti) • «È persona colta, sa citare Orazi e Curiazi (e Carpazi, Materazzi, Tafazi). È persona che non crede al talento come perdizione, ammirando piuttosto il
calcolatore freddo. Sua la frase “tra Pelé e Maradona non c’È paragone, meglio il primo: Pelé rappresenta il campione integrato, Maradona il disintegrato”. Volto rubizzo, felicemente pasciuto, Liguori veste giovanile, sempre golf a
collo alto, alto al punto che il collo evapora e lui finisce col somigliare a
Jabba the Hut. Liguori piace alla destra perché È di destra e alla sinistra perché era di sinistra. È uno degli ospiti più graditi di
Controcampo» (Andrea Scanzi) • Romanista, a Controcampo rappresenta il punto di vista giallorosso.