Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
LAVAGETTO
Mario Parma 1939. Critico letterario • «La domanda che spesso mi pongo è questa: perché il romanzo non è morto, nonostante tutti gli atti funebri stilati anche da critici di prim’ordine? Primo, c’è stata una grande rimozione dei traumi determinati dall’avanguardia di inizio Novecento; secondo, nella tradizione occidentale si sono
affacciate nuove letterature emergenti che raccontano storie; terzo, il bisogno
di storie è un bisogno primario dell’umanità, qualcosa che resiste a tutti gli attentati»
• «Mi piace Del Giudice, seguo Scarpa, che ogni tanto eccede in manierismo. Ho
apprezzato l’ultimo Pincio. Quando guardo una pittura sono attratto dalla materia e per la
letteratura è lo stesso: se c’è una scrittura inerte e opaca, che non sfugge alla quotidianità, non riesco ad andare avanti. Non mi basta la storia» (da un’intervista di Paolo Di Stefano).