Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
LAMARQUE
Vivian (Comba Provera Pellegrinelli) Tesero (Trento) 19 aprile 1946. Poeta • «Le sue poesie profumano un po’ tutte di scuola elementare e raccontano, passo dopo passo, la scoperta del
mondo, della vita, dell’amore da parte di una bambina furbissima che adora fare l’ingenua un po’ per stupire e un po’ per giocare. Una bambina silenziosa e molto speciale, con due madri e un padre
adottivo, morto troppo presto benché campione nel sollevamento pesi, e una serie impressionante di cognomi: Comba
Provera Pellegrinelli. In breve una bambina illegittima data in adozione a nove
mesi. Lamarque è il cognome del marito, Paolo Lamarque, pittore o, come dice un verso, “il più pittore di tutti”. Tutte le sue poesie sono poesie d’amore anche se non si tratta affatto di un canzoniere organico, perché tutto in lei è offerta (teatrale) d’amore: l’amore bizzoso dei bambini, l’amore adulto (ma pur sempre bambino) per il marito, l’amore-transfert per lo psicanalista junghiano con cui fa l’analisi negli anni Ottanta e che anima diverse raccolte:
Il signore d’oro, Il signore degli spaventati e Poesie dando del Lei, l’amore per la figlia Myriam» (Paolo Mauri) • «In ogni scritto, la voce accarezza la vita di tutti i giorni come i prati verdi
e i frutti delle favole che scrive per i bambini. Però, con un giro di vite che, nelle poesie, tramuta la cantilena scanzonata in una
lama affilata. Pochi versi per un micro-racconto, un apologo stretto, in brevi
formule rimate, attorno ad alcune figure: dialogo o bisbiglio solitario» (Ermanno Krumm).