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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

JNIFEN

Afef Medenine (Tunisia) 3 novembre 1963. Ex modella. Conduttrice tv. Terza moglie di Marco Tronchetti Provera
(sposato il 23 dicembre 2001 a Portofino davanti a una decina di invitati) • «Inviata di Nonsolomoda a Londra per la presentazione del Calendario Pirelli voleva intervistarlo. Lui
non solo la fece aspettare ma fu anche scostante: “Si spicci, ho solo pochi minuti”. Che sgarbato. Afef dette una zampata da razza padrona, girando sui tacchi: “Se è così, l’intervista fatela voi, io con i maleducati non ci lavoro”. Era il novembre del 97 e fu quello l’esatto momento in cui scoccò il coup de foudre. Bel colpo per la modella tunisina, una che davanti alla regina Elisabetta non
si è inchinata, conquistare il bellone della finanza oggi indicato come il Gianni
Agnelli del XXI secolo. Sarà solo un flirt, un’avventura, un capriccio esotico, si mormorò nei salotti buoni milanesi, figurati se la sposa. E invece. è il terzo matrimonio per entrambi. Afef, del tipo ribelle, si è sposata la prima volta a 21 anni con un tunisino, un vicino di casa: matrimonio
per ripicca verso i genitori, che non la lasciavano uscire. Divorzierà per amore del bel Marco Squatriti, ribattezzato Squatriarcos per il conto in
banca, avvocato playboy dall’abbronzatura sempiterna, massimo esempio del rampantismo anni Ottanta, che sposa
a bordopiscina nella villa di Luca Valerio in California, ma solo dopo che lui — costretto dal padre di Afef — si fa musulmano, cosa che Tronchetti Provera ha invece potuto evitare. Vita
sontuosa fino a quando il matrimonio — da cui nasce Sammy — è spazzato via dai pesantissimi guai giudiziari di Squatriarcos, coinvolto nell’inchiesta Safim Italsanità, anche detta “dei vecchietti d’oro”. Cittadina italiana anche se residente a Londra, Afef, il cui nome significa “colei che dà luce”, in Italia ha trovato l’America, ma se l’è meritata tutta, dando prova di grande personalità. Forse la invidiano perché sta con uno degli uomini più potenti e affascinanti d’Italia?, le hanno chiesto in un’intervista su Panorama; lei, ineffabile, ha risposto: “Bè, Dio li fa poi li accoppia. O no?”. Approdata a Roma come soldato semplice della passerella, figlia dell’ambasciatore tunisino nel Bahrein, si è fatta strada rapidamente e la sua non è la favola di Cenerentola. Top model e testimonial di Cavalli, Chanel, Armani,
Ferretti, trovando limitante
Nonsolomoda e anche il ruolo di prezzemolina si è autopromossa ad opinionista del Maurizio Costanzo Show, dopodiché, anche causa un fidanzamento da copertina, nessuno ha potuto negarle la
conduzione del varietà su Raiuno il sabato sera: Scommettiamo che, a fianco di Fabrizio Frizzi con cui balla il tango col casqué. Ma ha anche sostenuto il comitato Emma for presidente per la Bonino al
Quirinale, ha espresso solidarietà ad Anna Craxi durante la malattia del marito, in un convegno a Capri ha
denunciato il “razzismo strisciante” degli italiani di cui ha fatto le spese suo figlio, collabora con Telefono
Azzurro ed è nel comitato di Enfants en danger, patrocinato dall’Unesco. Griffatissima cittadina del mondo (“A Tunisi penso in italiano, a Roma mi sento araba”), ama ripetere che non ama “la mondanità e i palcoscenici sociali. Per me l’universo è la mia interiorità, la mia casa, i miei affetti”. La chiamano “l’araba felice”» (Laura Laurenzi)
• «Senza la televisione, va da sé, tutto questo non sarebbe stato possibile. Ma è pure vero che se Afef non fosse stata bella, spigliata, intelligente, di
nascita e cultura araba, nessuno le avrebbe mai affidato prima la conduzione di
programmi televisivi, poi il ruolo di madrina in tante manifestazioni (Telefono
Azzurro, Partite del cuore) e insomma: “la perla di Medenine” è il più aggiornato prodotto della vita pubblica italiana» (Filippo Ceccarelli).