Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
JANNUZZI
Lino (Raffaele) Grottolella (Avellino) 20 febbraio 1928. Giornalista. Politico.
Senatore. Di Forza Italia • Nel 46 fonda a Roma l’Unione goliardica italiana, dando la tessera a Pannella, Craxi, Occhetto e
Martelli. Nel 68 firma con Eugenio Scalfari, sull’Espresso, l’inchiesta sul Sifar che porta alla luce il piano Solo di Segni e De Lorenzo.
Viene condannato a 13 mesi e Scalfari a un anno. A salvarlo dal carcere arriva
la candidatura al Senato nelle file del Psi. Nel 75 rifonda Tempi illustrati,
nel 79 fonda Radio radicale e diventa poi direttore del Giornale di Napoli.
Dopo qualche anno di oblio, diventa direttore di un’agenzia di informazione, il VeLino. Collabora con Il Giornale e Panorama e
partecipa alla fondazione del Foglio dell’amico Giuliano Ferrara
• «Socialista ai tempi di Nenni, è sempre stato un “irregolare” del giornalismo. Polemista indomabile, vicino per anni ai radicali (specie all’epoca del caso Tortora), è approdato infine nelle file di Forza Italia. Senza naturalmente smettere di
fare il suo mestiere» (Giuliano Gallo) • «Si presentò al congresso del Psi di Genova nei panni dell’inviato di Ho Chi Minh, insieme al compagno di goliardate e oggi senatore di
Forza Italia, Domenico Contestabile, nel ruolo di traduttore. Il congresso
ammutolì per ascoltare l’ospite e lo scherzo durò una ventina di minuti, poi De Martino li riconobbe: fuggirono inseguiti da
duemila delegati beffati e furibondi. Ma la sua notorietà la deve ad altro: ha navigato in tutti i generi del giornalismo politico della
Prima Repubblica, ricavandone meriti e incassando sospetti. Diceva di lui Ugo
La Malfa: “è uno di cui si può dire una cosa molto buona e una molto cattiva”» (Gianna Fregonara).