Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
JACOPETTI
Gualtiero Barga (Lucca) 4 settembre 1919. Regista. «Sono un liberale alla Ostellino» • Con Franco Prosperi ha diretto nel 62 Mondo cane, film in cui si mescolano «episodi shock ed immagini bizzarre». In questo filone si inseriscono anche i suoi film successivi: Mondo cane 2 (63), La donna nel mondo (63), Africa addio (65), Addio zio Tom (71), Mondo candido (75) • «Un regista che ha rivoluzionato l’uso delle immagini e dei documentari, cercando sempre il sensazionale, l’eccezionale. Odiato e dimenticato, scomodo» (Barbara Palombelli) • «Sulla Garzantina, tutto il mio cinema è stato definito come trash, spazzatura. All’estero, Mondo cane e Africa addio sono oggetto di culto e di studio, i dvd sono venduti ovunque. In Italia,
invece, mi hanno detto di tutto: razzista, fascista, mi hanno accusato perfino
di strage per le riprese di Africa addio. Quando mi portai in Congo l’amico Carlo Gregoretti, lui incredibilmente tornò e scrisse sull’Espresso che io dirigevo le fucilazioni, che sceglievo le vittime e le orientavo
a favore dell’obiettivo, invenzioni totali che stava per ritrattare, in una drammatica notte.
Eugenio Scalfari lo minacciò: se firmi, sei licenziato. Carlo teneva famiglia, tanti figli. Impiegai un anno
per dimostrare la mia totale innocenza, tornai in Africa con un cancelliere del
tribunale, portai decine di testimonianze a mio favore, dimostrai di aver
salvato tante persone, fui assolto con sentenze che uscirono a pagina 27 sui
giornali che mi avevano distrutto. Ripensandoci oggi, forse ero invidiato, un
bell’uomo, piacevo alle signore, ero bravino come giornalista e come cinematografaro,
me ne fregavo delle mode, giravo con una Fiat 850 mentre i miei colleghi
compravano spider a rate. In un paese di provinciali, di conformisti e di
cornuti tutto questo non poteva essere accettato. Sia chiaro: rifarei tutto
quello che ho fatto».