Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
ISOLA Aimaro Torino 14 gennaio 1928. Architetto • «Dopo mezzo secolo di fruttuoso sodalizio con Roberto Gabetti, uno dei protagonisti del dibattito architettonico italiano, si è trovato improvvisamente, dopo la sua morte prematura, a proseguire il lavoro progettuale che insieme avevano svolto per mezzo secolo in perfetta sintonia dimostrando un affiatamento e una solidarietà culturale e umana che hanno pochi termini di paragone nella storia dell’architettura moderna dove gli accoppiamenti, pur frequenti, sono stati spesso occasionali o poco duraturi
ISOLA Aimaro Torino 14 gennaio 1928. Architetto • «Dopo mezzo secolo di fruttuoso sodalizio con Roberto Gabetti, uno dei protagonisti del dibattito architettonico italiano, si è trovato improvvisamente, dopo la sua morte prematura, a proseguire il lavoro progettuale che insieme avevano svolto per mezzo secolo in perfetta sintonia dimostrando un affiatamento e una solidarietà culturale e umana che hanno pochi termini di paragone nella storia dell’architettura moderna dove gli accoppiamenti, pur frequenti, sono stati spesso occasionali o poco duraturi. Fedele allo spirito di una associazione che all’impegno profondo e alla sapienza costruttiva univa un atteggiamento verso la vita fiducioso, ironico e fondamentalmente gioioso, Aimaro non si è chiuso nell’isolamento ma ha ripreso con nuova lena il lavoro interrotto, associando anche il giovane figlio Saverio e ha prodotto un gran numero di progetti» (Paolo Portoghesi).