Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
ISELLA
Dante Varese 22 novembre 1922. Filologo • «Ha un merito non piccolo: quello di aver ridisegnato in maniera radicale la
carta di una zona importantissima della letteratura italiana, quella che si
estende (per usare solo i nomi più noti) tra Parini e Gadda e dunque passando per Carlo Porta, Manzoni, Carlo
Dossi, Delio Tessa» (Paolo Mauri) • «Su Dossi mi sono laureato, a Firenze, con Momigliano e Migliorini subito dopo la
fine della guerra. Ma avevo fatto il mio vero apprendistato con Gianfranco
Contini, a Friburgo. Ero uno studente di Lettere classiche, ma lui mi attirò nel campo della filologia moderna. Curai le dispense del corso che allora stava
facendo, sui dialetti dell’antico francese. Dopo le lezioni rientravo nel campo universitario e lavoravo
per giorni sugli appunti, cercando e verificando le citazioni. Fu lui a
mandarmi a Firenze per la laurea»
• «Ho avuto una carriera un po’ anomala. Intanto dopo la laurea e per quattordici anni ho dovuto occuparmi dell’azienda di mio padre che aveva una ditta di trasporti... Dopo la guerra, l’azienda era a terra. Comunque per quattordici anni ho dovuto lavorare duramente.
Mi chiamavano ragioniere, se avevo a che fare con le bollette, o ingegnere se
si trattava di macchinari... Intanto continuavo il mio lavoro di filologo,
finché riuscii a venirne fuori. Feci la libera docenza e partii per Catania. Pensavo
di doverci restare molto e invece dopo un anno si liberò un posto a Parma e poi a Pavia. Il periodo di Pavia fu molto fecondo anche per
la presenza di Maria Corti e di Cesare Segre. Poi ebbi l’incarico al Politecnico di Zurigo»
• Tra i libri: Lombardia stravagante, Einaudi, ristampato ancora nel 2005.