Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
ICHINO
Pietro Milano 22 marzo 1949. Giuslavorista. È stato dirigente della Fiom-Cgil, parlamentare del Pci dal 79 all’83. Di recente ha fatto molto discutere per la proposta di cambiare il modello
contrattuale in vigore nel nostro paese e per il libro A che cosa serve il sindacato? • «Carriera di “provocatore”, compagno di strada, spesso in disaccordo, di un sindacato che da ultimo lo ha
anche messo all’indice e ha decretato l’ostracismo della sua ultima fatica. Rivendica con puntiglioso orgoglio la sua
carriera di eretico, nel Partito comunista e nel sindacato. E anche il “dovere” di essere eretico, ma da studioso, senza asprezze. Spiega cosa vuol dire essere
eretici nel sindacato. E lo fa partendo da quel primo lavoro, Il collocamento impossibile, che lo fece bollare come provocatore. Sosteneva la necessità di farla finita con il monopolio pubblico del collocamento. Lo scrisse nell’82, da giovane parlamentare del Pci: “Dopo fui accompagnato alla porta”. “Provocatore? Sì, ma non sbagliavo. Sbagliavo semmai a farlo da parlamentare comunista”» • «Non sempre sono d’accordo con Te. Soprattutto non sempre posso dirlo. Perché a volte tu sei troppo avanti» (da una lettera di Massimo D’Alema) • Scrive sul Corriere della Sera.