Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
IANNUZZI
Anna Nota come Lady Asl «è riuscita ad arraffare un fiume di milioni dalla Regione Lazio senza averne
diritto. Una truffa bella e buona, con soldi intascati in nome di una
convenzione che non è mai esistita per conto di ambulatori dove non c’era nemmeno la corrente elettrica: il capitolo più consistente di un’inchiesta che ha fatto finire agli arresti 20 persone, inclusi i dirigenti
chiave delle due Asl romane B e C, le più grandi aziende sanitarie d’Italia. Un meccanismo di complicità e corruzioni che, secondo i magistrati, ha inghiottito almeno 80 milioni di
euro, pagati dalla Regione per rimborsare prestazioni inventate da zero o non
autorizzate. E che è andato avanti fino allo scorso 4 febbraio, quando i carabinieri si sono
presentati allo Sheraton, lì dove da anni la Iannuzzi affittava tutto il sesto piano: la suite presidenziale
e una corona di uffici, con una sala d’attesa affollata di questuanti, politici e affaristi» (Gianluca Di Feo e Marco Lillo).