Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
IACCHETTI
Enzo Castelleone (Cremona) 31 agosto 1952. Attore. Noto soprattutto come conduttore di Striscia la notizia (in coppia con Ezio Greggio). «Lei gli diceva: “Se tu m’amassi...”. Poi gli scriveva: “Se tu m’amassi...” Gli sussurrava: “Se tu m’amassi...”. Lui le rispose: “Ma no che non t’amasso!”» • «Sono figlio e nipote di contadini, sono un ragazzo semplice, un uomo che si
preoccupa molto di come va il mondo» • «Inossidabile conduttore di Striscia ma anche attore in proprio e, in quanto tale, non esclusivo personaggio
televisivo, ma artista con vita propria, uno che molto deve a Canale5, certo
non tutto» (Simonetta Robiony) • «Dopo una gavetta amatoriale su e giù e tric e trac dall’Italia alla Svizzera, il cabaret del mitico Derby milanese mi ha fatto
incrociare il primo mito, Gaber; poi mi sono buttato in due farse del Grande
Maestro, Dario Fo» (da un’intervista di Claudia Provvedini) • «La mia prima volta al Maurizio Costanzo Show. Mi ha salvato la vita: è stato l’unico a darmi una chance. Ci ho provato per 19 anni: il cabaret al Derby,
pizzerie, matrimoni. Negli anni Ottanta funzionavano i personaggi, dal Paninaro
a Vito Catozzo, e io non riuscivo a trovarne uno, mi mancava l’idea. Costanzo si annoia in fretta, allora gli proposi le canzoni bonsai, brani
surreali di pochi secondi. Su quel palco, poi, da Sgarbi a Zecchi, erano tutti
aggressivi. Ho pensato di distinguermi: voce gentile, tono ossequioso, occhi
sgranati. Anche nella realtà sono timido, schivo. Non ho mai pensato che sarei diventato famoso raccontando
barzellette sporche: piuttosto avrei fatto il ragioniere tutta la vita. A 14
anni, la sera scappavo dal balcone di casa per andare a esibirmi nei locali. Il
giorno dopo fingevo di andare a scuola e andavo a dormire da un amico. Ero
matto, la passione era tanta, ma alla fine il diploma l’ho preso. Non ho nascosto di non aver mai votato per il Cavaliere, ma ho avuto
meno rotture di scatole da lui che dalla sinistra. A Mediaset faccio ciò che mi piace e non sono mai stato censurato.
Striscia è stata la mia consacrazione e sono fiero di essere nello show più anelato da comici e presentatori. Ricci sa maneggiare la tv. Sono stato
fortunato a incontrare Costanzo e lui: mi hanno aiutato a non fare errori» (da un’intervista di Andrea Laffranchi) • Su Mediaset: «La mia impressione è che gli uomini migliori abbiano seguito Berlusconi in politica e quella di oggi
sia una direzione debole. Mah. Certo è gente che non segue i suoi artisti. Per loro io dovrei fare tutta la vita Striscia e nient’altro. Neanche sanno che ho vinto il premio Gassman, quest’anno, portando in teatro The Producers. Non escono dai loro schemi fissi. Mai. Faccio per dire, se Mike Bongiorno
fosse un giocoliere straordinario, lo ignorerebbero perché per loro Mike è quello dei quiz. Se non rischi dove vai? Io se avessi un’azienda e vedessi che un mio operaio è più bravo degli altri lo farei capo-reparto. Loro no. Non osano. E questo è segno di debolezza. Peccato, perché Mediaset potrebbe fare molto di più se avesse coraggio e non finisse nel marasma dell’indecisione»
• «Sento che mi manca sempre un pezzo per essere quello che voglio diventare. Uno
che non deve più dimostrare tutto e sempre. Se posso esagerare, uno alla Grillo, o Gaber: c’è il nome sui manifesti e la gente va e nessuno eccepisce. Una cosa naturale.
Magari ci arriverò: ci vuole un grande film, una buona parte, un salto, insomma. Un salto ancora« (da un’intervista di Antonio Dipollina) • Fama di comunista: «Ai tempi del referendum sulle tv, un giornale mi ha chiesto che avrei votato, e
io ho spiegato che votavo contro Berlusconi. è successo il finimondo: sono diventato quello che sputa nel piatto dove mangia.
So che Berlusconi non si arrabbia, in fondo è un cabarettista anche lui. E poi non scherziamo: a Mediaset c’è molta più gente di sinistra che in Rai» • Sta con l’ex velina Maddalena Corvaglia: «Prima è nata un’amicizia molto bella, parlavamo di tutto. A un certo punto io ci ho provato un
po’. In modo garbato, s’intende. E poi all’improvviso una sera mi ha baciato, anche se Maddalena dice che sono stato io a
baciare lei» • Interista. Memorabili le apparizioni a Quelli che il calcio dove qualche volta ha seguito l’Inter allo stadio con il figlio.