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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

GUSSALLI BERETTA

Ugo Brescia 21 novembre 1928. Imprenditore. Presidente della più famosa fabbrica italiana di armi, la Beretta, che la sua famiglia gestisce da
quattordici generazioni. La pistola 92, il modello forse più famoso, è in dotazione all’esercito americano, ai carabinieri, alla polizia. I banditi, invece, «sembrano preferire altre armi, non usano le nostre». Amante della caccia, si interessa di vino: «Possiedo una piccola cantina in Franciacorta, della quale si occupa
principalmente mia moglie. Produciamo un vino frizzante, bianco e rosso»
• «Ugo Gussalli Beretta, allevato in azienda da due zii severissimi che d’accordo con la sorella, sposata con un Gussalli, ne fecero un capitano d’azienda. Questo signore sessantenne con il viso sereno è l’espressione della medietà bresciana, un impasto di cattolicesimo, senso del dovere e opinioni dettate
sempre dal buon senso. I Beretta, nei momenti più difficili, attingono a piene mani da questa medietà. Ugo Gussalli Beretta abbassa la voce: “Le armi sono nate per difendere e proteggere. Il loro uso sbagliato è legato alla natura, spesso malvagia, degli uomini. Non ho mai voluto che i miei
ragazzi giocassero con fucili e pistole
”» (Maugeri) • Regali di Ugo Gussalli Beretta alla famiglia Bush: cravatte di Luca Roda, fatte
a mano, color arancione becco di fagiano; cioccolatini e cioccolata Amedei
Tuscany dei fratelli Cecilia e Alessio Tessieri di Pisa (Bush e sua moglie sono
golosi di extra fondente e praliné) (Ansa) • Ugo Gussalli Beretta, quando gli tira il collo della camicia, fa la dieta delle
lumache alla bresciana, secondo le regole che la famiglia si tramanda da tre
generazioni: «Sei a pranzo e sei a cena, cucinate senza guscio, per tre settimane» (Bardelli-Marchesani) • «Il bracciale che porta al polso è ricavato da una callosità incisa dalle zampe degli elefanti e poi trasformata in cerchi sottili da
infilare al braccio: “Un ornamento che ha un significato rituale, se si vuole toglierlo bisogna
seppellirlo, come se si trattasse di una persona”» (Righetti).