Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
GULLOTTA
Leo Catania 9 gennaio 1946. Attore. Tra i suoi film: Mi manda Picone (84, Nastro d’argento miglior attore non protagonista), Il camorrista (87, David di Donatello miglior attore non protagonista), Il carniere (97, David di Donatello miglior attore non protagonista), Un uomo perbene (2000, David di Donatello miglior attore non protagonista) • Lunga militanza nella compagnia del Teatro Stabile di Catania (con Turi Ferro e
Salvo Randone), nel 79 si è trasferito a Roma ed ha cominciato a lavorare in televisione raggiungendo il
grande successo con i varietà del Bagaglino trasmessi da Rai e reti Fininvest: Biberon (89), Crème caramel (91), Bucce di banana (94) ecc. • «Nobilmente siciliano. La fama cinematografica e televisiva non lo ha guastato.
Riconosce nella scena il primo amore» (Rita Sala) • «Recitare è magnifico, è un lavoro da sballo. Se si ha la fortuna di farlo, bisogna amarlo a fondo.
Anche in televisione? Certo, magari rendendosi conto che la tv, da qualche
decennio a questa parte, si è assottigliata, vanificata, assoggettata ad essere puro strumento dell’apparenza. Io recito da oltre quarant’anni e non sono stanco. Guardo avanti, osservo i maestri e cerco di diventare
migliore, più giusto, artisticamente più potente. Non si può buttar via nulla dell’essere attori, non una scheggia, non un’ombra, non una piccola emozione o una sfumatura. Servono persino gli errori e le
loro conseguenze. è tutto superficiale, ci siamo frullati i valori, dal Paese alla mamma, i
sentimenti, il concetto di futuro. Manipoliamo gli altri e ci siamo rassegnati
ad essere manipolati. Abbiamo accettato la dittatura dell’immagine eleggendo la televisione a mezzo primo e privilegiato, ad unico veicolo
della comunicazione»
• Nel 1995 ha fatto outing e raccontato di essere gay.