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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

GROSSO

Fabio Roma 28 novembre 1977. Calciatore. Per il campionato 2006-2007 il Palermo lo ha
ceduto all’Inter. Lanciato dal Perugia. Campione del mondo in Germania nel 2006. Partito
riserva è diventato titolare dopo l’autogol di Zaccardo contro gli Stati Uniti (17 giugno 2006, 1-1). Ha
rappresentato la favola del mondiale, di cui è stato uno dei protagonisti: nel 2004 era ancora in serie B (Palermo) e due anni
dopo, alla non tenera età di quasi 29 anni, campione del mondo e tra i principali artefici dell’impresa azzurra. Infatti, con un’incursione in area contro l’Australia (26 giugno 2006, 1-0), si procurò il rigore dell’ultimo minuto che venne poi trasformato da Totti. Segnò poi con uno straordinario sinistro volante a rientrare il primo dei due gol
contro i tedeschi (semifinale del 4 luglio 2006, 2-0). Realizzò infine con ammirevole freddezza il quinto e decisivo rigore nella finale contro
la Francia, quello che ci diede il titolo (9 luglio 2006, 1-1 dopo i
supplementari e 6-4 dopo i rigori). Il tutto all’interno di una prestazione impeccabile sia nella fase difensiva che in quella di
spinta sulla fascia
• Francesco De Gregori, che ha parlato del calcio di rigore in una sua canzone,
sui rigori degli azzurri in generale e su quello di Grosso in particolare: «Stavolta nessuno ha avuto paura. Il rigore è un momento topico. Allora mi identificai con la tempesta emotiva che assale chi
va sul dischetto. Quella canzone, uscita nell’82, a pochi mesi dal Mondiale vinto, ha rischiato di diventare un incubo quando
Cabrini sbagliò il rigore in finale con la Germania sullo 0-0. Dissi: accidenti, ora daranno
tutta la colpa a De Gregori. E noi abbiamo avuto bei problemi coi rigori nelle
finali. Ora la maledizione è finita, mi è sembrato che a Berlino ci fosse una preparazione maggiore e l’immagine che mi resterà per sempre è quella di Grosso con la faccia da bambino titubante che calcia con sicurezza e
precisione. Per me quella faccia di Grosso vale l’urlo di Tardelli del Mundial dell’82»
• Lanciato dal Perugia. «Ha iniziato addirittura dai Dilettanti, quattro anni nell’abruzzese Renato Curi, prima di trasferirsi al Chieti in serie C2. Lì Luciano Gaucci lo ha scovato e portato a Cosmi nel 2001 in A. Nel gennaio 2004
sembrava vicino all’Inter e invece con un blitz Zamparini ha bruciato la concorrenza. Grosso è ripartito dalla B, convinto che Palermo sarebbe stato il palcoscenico ideale
per avere anche la giusta visibilità» (Fabio Monti)
• «Quando ho lasciato Perugia per Palermo, in B, mi hanno preso per matto. In pochi
mesi mi sono ripreso tutto, serie A e Nazionale. La prima volta che ho giocato
con l’Italia, in Svizzera con Trapattoni, ero emozionato, non tenevo il passo. Al
Renato Curi partivo da trequartista, è lì che ho imparato a vedere la porta, a cercare anche qualche gol. A Perugia, mi
sono trovato bene come quinto centrocampista a sinistra, poi ho imparato a
muovermi sulla linea dei difensori. A Palermo sono cresciuto molto, soprattutto
sul piano tattico»
• Sposato con Jessica, che ha girato per tutti i mondiali di Germania col
pancione.