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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

GOGGI Loretta Roma 29 settembre 1950. Attrice. Conduttrice tv. Cantante • Già sugli schermi a nove anni con una particina in Sotto processo di Anton Giulio Majano, non s’è più fermata (nel 68 ebbe grande successo con La freccia nera) • In tv ha spopolato anche come imitatrice (Mina, Patty Pravo), poi, tra l’altro, Canzonissima (72-73), Fantastico (79), Il Festival di Sanremo (86) • Dicono che è sparita dalla tv per colpa di Raffaella Carrà

GOGGI Loretta Roma 29 settembre 1950. Attrice. Conduttrice tv. Cantante • Già sugli schermi a nove anni con una particina in Sotto processo di Anton Giulio Majano, non s’è più fermata (nel 68 ebbe grande successo con La freccia nera) • In tv ha spopolato anche come imitatrice (Mina, Patty Pravo), poi, tra l’altro, Canzonissima (72-73), Fantastico (79), Il Festival di Sanremo (86) • Dicono che è sparita dalla tv per colpa di Raffaella Carrà. Pippo Baudo: «Invidia di Loretta verso Raffaella? Lo escludo. E poi non sono paragonabili: la Goggi recita, canta, e fa imitazioni strepitose. La Carrà è una straordinaria conduttrice di show. La verità è che la Goggi non ha avuto offerte pari al suo valore. Per colpa di chi? Della vita. Con Gianni Brezza ha incontrato il grande amore e se n’è fatta travolgere. Ma se la tv fosse stata più attenta glielo avrebbe impedito» • Come cantante arrivò seconda al Festival di Sanremo dell’81: «Il nostro è un mestiere legato al caso. Maledetta primavera, la mia canzone più famosa, era la sigla di uno show di Canale5. Solo che allora Berlusconi non aveva l’interconnessione, mandava le registrazioni in giro per l’Italia, e questa sigla restava in un cassetto. Mi chiesero di portarla a Sanremo per non farla invecchiare. Non avevo niente da perdere. Accettai. Era l’81. Vinse Alice ma io vendetti moltissimo. Ho ancora i miei dischi d’oro a casa. Se fossi andata sul Canale5 di allora, quanti l’avrebbero sentita?» • Negli ultimi anni ha avuto successo in teatro: «La cosa più bella è stata fare Hello, Dolly di Saverio Marconi con Paolo Ferrari. L’abbiamo replicata cinque anni col tutto esaurito. Avrei potuto andare avanti, ma se non cambi spettacolo i giornali ti ignorano, i talk show non ti ospitano e il pubblico pensa che sei scomparsa. Rinnovarsi è una necessità» (da un’intervista di Simonetta Robiony).