Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
GLAVIANO
Marco Palermo 1942. Fotografo. «Lo si può considerare, a ragione, l’inventore del moderno sexy calendario» (Monica Bogliardi) • «La maggior parte delle modelle sono brutte, le belle sono pochissime. Sono
brutte, anzi bruttissime e non mi capacito come abbiano potuto far carriera ’ste bruttone» • «Fotografava per hobby e studiava architettura e suonava il jazz. Il suo
strumento era il vibrafono. Girava la Sicilia e l’Italia con il suo gruppo. Il suo idolo era il grande Milt Jackson. Quando
Jackson suonava in Sicilia, Marco lo portava in giro; quando si è trasferito a New York, Marco frequentava la casa di Jackson. Dopo l’università, la storia di Glaviano si sposta a Roma dove ha smesso di fotografare per
passione e ha cominciato a scattare per lavoro. “Roma non mi piaceva e allora una sera ho smontato il mio studio, ho affittato un
furgoncino e sono partito per Milano”. Era il 68. Marco faceva fotografie di moda e frequentava il baretto di Oreste
in piazza San Marco. Tutte le sere incontrava il bel mondo dell’impegno politico, la gente che amava l’arte, c’era anche Umberto Eco. Lui si presentava con una pelliccia di lupo e 2 modelle
straniere da urlo. Una sera del 69, Marco fu arrestato. Aveva i capelli lunghi
e quella sera tutti i capelloni con simpatie a sinistra furono fermati. Era la
sera della strage di piazza Fontana. Un’altra sera, questa volta del 75, si fece convincere da una modella. “Va bene” le disse, “vengo con te a New York”. Partì convinto di tornare dopo 2 settimane. Ci è rimasto» (Christian Rocca).