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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

GIORDANO

Mario Alessandria 19 giugno 1966. Giornalista. Lanciato da Il Giornale. Direttore di Studio Aperto (il Tg di Italia1) • «Faccia da bel bambino e vocetta stridula. Da stroncare la carriera a chiunque
volesse cimentarsi con la tv. Invece Mario Giordano è un personaggio televisivo popolare, di buona audience, sia col suo tg, Studio Aperto, che con le trasmissioni, Lucignolo e l’alieno. Quando lavorava a Pinocchio con Gad Lerner, era diventato il Grillo Parlante, quello che aveva da ridire su
tutti» (Claudio Sabelli Fioretti) • «La mia voce dà fastidio anche a me. Quando la prima volta Maurizio Costanzo mi invitò, io rifiutai. Ero convinto di non potermi presentare in tv. All’inizio facevo le schede. E le leggevo in riunione. Un giorno Roberto Fontolan,
vice di Lerner, disse: “Prova a registrarne una”. Provai e Gad mi mandò in video» • «Domenico Agasso, vecchio piemontese, mio maestro al Nostro Tempo, quando mi
mandava a fare un servizio serio, mi diceva: “Giordano, vada a comprarsi una barba finta”. Arrivavo dalla campagna. Sono nato ad Alessandria. Ma il paese delle vacanze e
delle amicizie era Canelli dove andavo a fare le vendemmie da mio nonno.
Giocavo a pallone e a pallacanestro. Ero tifosissimo del Torino. Ho fatto il
liceo classico Piana, quello di Umberto Eco. E di Cristina Parodi. Era già bella»
• Iniziò a collaborare col Giornale «grazie a Travaglio. Gli davo una mano a fare lo sport da Torino. Poi Avvenire,
Epoca, Repubblica. Gavetta. La prima assunzione fu all’Informazione di Pendinelli. Poi Feltri. Scrissi due articoli. Il secondo lo
pubblicò in prima pagina e dopo una settimana mi assunse. Io sono più simile a Feltri. Anche lui ha delle idee che esprime di volta in volta, a volte
sembra leghista, a volte fascista, a volte anarchico. A me piace l’imitazione che mi fa De Luigi ma mi dà fastidio il tono della Gialappa’s quando decide che cosa è bene e che cosa è male. Mi dà fastidio quando mi attaccano sulla voce, sull’aspetto».