Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
GIANNELLI
Emilio Siena 25 febbraio 1936. Vignettista. Dal 91 disegna sulla prima pagina del
Corriere della Sera • «Graffiante, ironica, lucida: questa la satira alla maniera del senese Emilio
Giannelli che, nato come avvocato, ha a lungo diretto l’Ufficio legale del Monte dei Paschi di Siena, disegnando caricature per la
Repubblica, L’Espresso, Panorama, Epoca, Sette. Un modo intrigante, quello di Giannelli, per
mettere alla berlina vizi e virtù dei grandi facendo allo stesso tempo informazione (tanto che a lui sono andati
tra l’altro il Premio Casalegno per il giornalismo e il Forte dei Marmi per la satira
politica). Giocando con la matita come con un fioretto, con leggerezza e senza
mai essere né greve né volgare. Sia che si tratti della Famosa Silvia Berluska ne
La morte del cigno o del duo Prodi-Berlusconi impegnato in una staffetta simil-sportiva. Giannelli
ama spesso definirsi “un forzato della satira” con tutte quelle sue vignette sfornate giorno per giorno inseguendo il corso
degli eventi. Mai però “un artista” (anche se ama citare i “veri artisti” che lo hanno ispirato: da Grosz a Daumier, da Steinberg a Maccari). Eppure,
come aveva scritto qualche anno fa Cesare Medail, “Giannelli è uno dei pochi autori di satira da pronto intervento in grado di resistere alla
prova museo, mostra o libro”. Il motivo? “Perché la sua ispirazione sembra essere continuamente stimolata proprio dalle
mascherate della odierna politica italiana”» (Stefano Bucci)
• «Chi lo conosce dalle vignette che pubblica ogni giorno in prima pagina sul
Corriere, sa bene che è stimolato dalla complessità delle situazioni e delle maschere che si affacciano dai pubblici teatrini;
complessità che ispira la sua capacità di frugare nei risvolti della politica per spremerne contenuti umoristici
grazie a trovate geniali e sottili» (Cesare Medail) • «Sono nato nel 36, l’anno dell’Impero, e dopo pochi anni l’Impero non c’era più; sono stato troppo piccolo per vivere la Resistenza e troppo grande per
partecipare da protagonista al 68».