Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
GAROFANO
Giuseppe Nereto (Teramo) 25 gennaio 1944. Manager. Consigliere d’amministrazione di Alerion • «Ex presidente della Montedison - all’epoca lo chiamavano il “cardinale” per la sua abilità nel muoversi tra gli affari con il passo felpato degli ecclesiastici -,
personaggio di primo piano negli anni roventi di Tangentopoli. Nientemeno, l’uomo che si lasciò convincere da Antonio Di Pietro e Francesco Greco (le toghe simbolo di Mani
pulite) a raccontare per filo e per segno i meccanismi grazie ai quali
Montedison riusciva a ritagliare dai suoi bilanci i fondi per pagare ai partiti
le tangenti dell’affare Enimont. Era rimasto all’estero sei mesi, anche due giorni chiuso in un carcere di Ginevra, infine decise
che era finito tutto: bisogna capire quando un affare è chiuso. E saper andare oltre. Garofano l’ha fatto, continuando a lavorare senza quasi mai finire sotto i riflettori con
una merchant bank (Ibi) e Reno De Medici (cartiere)» (Marco Sodano).