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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

GAMBERALE

Vito Castelguidone (Chieti) 3 agosto 1944. Manager. Amministratore delegato della
Società Autostrade, si è dimesso nel 2006 perché contrario alla fusione tra la società che fa capo a Schemaventotto (Benetton) e la spagnola Abertis • Nel 93 subì 20 giorni di carcere e 106 di arresti domiciliari per assunzioni rivelatesi
regolari effettuate come amministratore delegato della Sip (confluita poi nella
Telecom Italia). Trattandosi di un errore giudiziario, ha ricevuto dallo Stato
un risarcimento di 290 milioni di lire: «Lo Stato riconosce che suoi rappresentanti hanno sbagliato. Sono soddisfatto, ma
è impossibile descrivere anni di tristezza. Adesso so che gli errori giudiziari
possono accadere. Ho avuto la fortuna e la forza di reagire. Ma non tutti hanno
le mie opportunità. Nella fase della mia istruttoria sono stati compiuti errori su errori. Mi
piacerebbe che il mio caso venisse studiato in laboratorio dalle istituzioni
per capirne le cause, evitarne altri e dare l’esempio: chi sbaglia deve pagare. Nessuna attività umana è esente da errori. La magistratura in generale è equa, ma a nessun inquirente è stato addebitato mai nulla» (da un’intervista di Roberto Ippolito)
• Direttore generale della Telecom al tempo della privatizzazione, ne uscì indignato col presidente Rossignolo, da lui accusato di aver demolito l’azienda. L’ira di Gamberale colpì anche l’azionista di riferimento di quel momento, cioè l’Ifil degli Agnelli (che controllavano Telecom con meno dell’1 per cento): Gamberale arrivò al punto - davvero scandaloso in Italia - di dichiarare di aver cambiato
squadra. Non sarebbe più stato tifoso della Juve, ma della Roma
• Da maggio a settembre 2006 è stato vice del commissario Guido Rossi in Federcalcio: lo ha seguito anche
nelle dimissioni, sebbene in molti (ministro Melandri in testa) l’avessero candidato alla successione.