Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
GAMBAROTTA
Bruno Asti 26 maggio 1937 • Ha lavorato per oltre trent’anni alla Rai come programmista e delegato alla produzione, con saltuarie
presenze in video e ai microfoni della radio. Le sue doti di intrattenitore e
comico sono venute alla luce grazie a Celentano e al suo Fantastico dell’87. Ha cominciato così la carriera di conduttore televisivo e radiofonico (Fantastico 87, Lascia o raddoppia, Tempo reale ecc.) • «Una travet di serie A» (Raffaella Silipo) • «Ero entrato alla Rai come cameraman, ma a un certo punto fu bandito un concorso
riservato ai laureati. Io non ero laureato, ma dato che gli avevo messo in
ordine i volumi della biblioteca, e Franco Antonicelli mi aveva chiesto come
potesse sdebitarsi, mi lanciai. Ci sarebbe questo concorso... Scrisse una
lettera al suo amico Marcello Bernardi, vicedirettore della Rai. Un giorno
Susanna Agnelli mi segnalò un cantante. Ma non si scomodò. Incaricò la sua segretaria. C’erano anche le finte raccomandazioni. Se durante la telefonata di segnalazione
uno diceva: “è qui davanti a me”, voleva dire: “sono obbligato a farlo, non tenerne conto”. Mi ricordo un’attrice che aveva sposato il direttore di un ufficio del lavoro. La
scritturavano in tutti gli sceneggiati un po’ a rischio. E così non avevano ispezioni»
• Ha una rubrica settimanale sulla Stampa in cui recensisce i programmi
radiofonici.