Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
GALATERI DI GENOLA
Gabriele Roma 11 gennaio 1947. Banchiere. Presidente di Mediobanca (dall’aprile 2003). Ex amministratore delegato Fiat (per sei mesi e mezzo nel 2002) • Figlio di un alto ufficiale dell’esercito, piemontese di razza, sposato con la signora Evelina Christillin (che
ha organizzato con straordinario successo le Olimpiadi invernali di Torino
2006), una figlia, laurea in Legge e master of Business Administration della
Columbia University, «persona garbata e professionista puntiglioso, dopo un’esperienza al Banco di Roma come responsabile delle analisi finanziarie e poi
dell’Ufficio finanziamenti internazionali, dal 74 al 76 lavora per la Saint Gobain,
prima in Italia e poi in Francia dove stringe amicizie e rapporti che gli
serviranno quando, chiamato da Cesare Romiti, nel 77 approda al settore Finanza
estera della Fiat e, soprattutto, in seguito al successivo passaggio all’Ifil di cui diventa amministratore delegato nel 1986. In questo ruolo si
conquista la fiducia di Umberto Agnelli, oltre che dell’Avvocato, al punto che nel 1993 viene nominato direttore generale e ad anche
dell’Ifi, la cassaforte della famiglia Agnelli. Sportivo (gioca a tennis), schivo,
poco amante della mondanità e dei salotti ai quali preferisce il suo tranquillo castello nella campagna
cuneese o la spiaggia ligure di Varigotti, per quasi un decennio si occupa
della strategia dell’Ifil che trasforma da piccola finanziaria in una forte società attiva e con successo nei settori della carta, degli alimentari, del turismo,
della grande distribuzione. È all’Ifil che mostra le sue vere doti di finanziere con il fiuto per gli affari che
riesce a condurre in porto anche grazie al suo carattere tenace, e che, nel
giugno 2002, gli valgono la promozione al vertice operativo del Lingotto. Dopo
le dimissioni di Cantarella, viene infatti richiamato in Fiat e, questa volta,
con i gradi di amministratore delegato» (la Repubblica) • Nonostante l’importanza dell’incarico, È lo stesso Galateri a far notare agli Agnelli: «Non sono un manager industriale, non È di me che ha bisogno la Fiat». Così quando ad Agnelli le banche italiane e i soci francesi chiedono la disponibilità di Galateri per Mediobanca, Agnelli risponde: «Galateri in Mediobanca? Per me va bene, È l’uomo giusto» (Raffaella Polato).