Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
FRIGERIO
Ezio Erba (Como) 16 luglio 1930. Scenografo • Studi di architettura, ha firmato le scene (e i costumi) di molti spettacoli
teatrali, lirici, di prosa (anche con Strehler) • «Quel mal di teatro era in famiglia, ma nessuno avrebbe mai detto che quel
ragazzino dal carattere “capo” le scene le avrebbe internazionalmente sedotte. Il papà Carletto, a Erba, dove viveva la famiglia, calcava per diletto la scena. Una
volta su di lui uscì anche un trafiletto del giornale di paese. Ma il regno di Sandokan, così voleva essere chiamato il ragazzino, erano le cantine del nonno, che
commerciava in vini, mentre papà faceva il signorino sul palcoscenico, allestiva nelle cantine un vero percorso
teatrale illuminato dalle candele. Aveva 11 anni e comandava, con pugno deciso,
una piccola banda di coetanei tra cui Janez (suo cugino Giuseppe Pontiggia, il
grande scrittore) che lo seguiva come un’ombra. Le cantine fatate ben presto vennero commercializzate. Il “capo” infatti decise di mettere in scena veri e propri spettacoli. Si recitavano le
sue idee, le sue rabbie, le sue letture. Prezzo 50 centesimi al biglietto. Ad
applaudire arrivavano tutti i bambini del paese. Diventato grande Sandokan partì da Erba, lasciò i suoi tigrotti e le cantine fatate. È il più grande scenografo vivente» (Lina Sotis).