Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
FRANKIE HI-NRG MC
(Francesco Di Gesù) Torino 18 luglio 1969. Cantante. Rapper • «Il rapper più rigoroso e accreditato sulla scena italiana» (Marinella Venegoni) • «Il più colto e senz’altro il meno allineato dei rapper nostrani è un tipico esempio di coerenza musicale raramente riscontrabile. Da Potere alla parola a Fight da faida senza dimenticare la stupenda Quelli che ben pensano o Libri di sangue le canzoni in rima di Frankie hanno toccato con puntualità e intelligenza tempi sociali importanti trattandoli con la leggerezza e la
forza che solo il rap può permettere. Frankie Hi-NRG si può considerare un rappresentante della vecchia scuola (old school) rap italiana
anche se quando nel nostro paese esplose il fenomeno di questo ragazzetto dagli
occhialoni neri non se ne vide l’ombra» (Luca Dondoni) • «Sono stato tenuto fuori da una specie di cartello che si era creato nei miei
confronti. Mi si emarginava e non mi si considerava parte della cosiddetta “scena”. Qualcuno non mi considerava neppure un autore rap. Fu per quei motivi che
scrissi Faccio la mia cosa, una canzone che denunciava la mia situazione. Oggi posso dire che da un lato
il non essere considerato da quei tipi mi ha fatto bene. Quel rap italiano si è prima seduto e poi è scomparso; oggi alcuni di quelli che dicevano di fare il rap sono solo delle
marionette nelle mani di questa o quella casa discografica. Nel nostro paese le
uniche realtà della cultura hip hop che raccontano qualcosa e si sono evolute sono il djing e
chi disegna graffiti. Per il resto tabula rasa»
• «Il rap in Italia ha avuto due esponenti in qualche modo moderati che sono
arrivati al grande pubblico: Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, e Francesco
Di Gesù, in arte Frankie Hi-NRGMc. Cognomi fra l’angelico e il divino hanno imposto un rap romantico e/o moralista, a volte
politicamente corretto (Jovanotti), a volte sarcastico (Frankie). I soggetti
che praticavano il turpiloquio e l’invettiva come i loro colleghi americani (tipo Jo Cassano, scomparso
prematuramente, o Kaos) sono rimasti al palo» (Mario Luzzato Fegiz).