Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
FORLEO
Francesco Torino 13 novembre 1941. Questore. Condannato a sei anni e sei mesi per l’omicidio (colposo) del contrabbandiere Vito Ferrarese (14 giugno 1995) • «È un genovese orgoglioso e dignitoso. Di quella dignità mai ostentata, che forse lo ha salvato, ma che certo, dal 28 novembre 98,
giorno in cui si svegliò da questore di Milano e si addormentò da detenuto in una cella del carcere militare di Forte Boccea, gli ha impedito
di cedere di schianto sotto il peso di un’accusa che vale l’ergastolo. Sospeso dal servizio, quindi collocato in un polveroso angolo del
ministero (“consigliere presso gli Istituti di istruzione”), dimenticato dagli uomini, almeno quelli che contano» (la Repubblica)
• «La notte in cui morì Ferrarese non feci né più e né meno che il mio dovere. L’ho detto migliaia di volte, inascoltato: nel giugno del 95, a Brindisi, era in
corso una guerra. Gli scafisti non erano un problema di ordine pubblico, erano
un’emergenza che atteneva alla sicurezza nazionale. Nell’inseguire quello scafo, rispettai le leggi. Feci fuoco a scopo intimidatorio,
per interrompere la corsa di un’imbarcazione contrabbandiera che non aveva rispettato l’ordine di arrestarsi. Scelsi di essere accanto ai miei uomini e non in un
ufficio. Forse non piacque quel mio modo di intendere il ruolo del questore.
Che non mi credessero i pm quando dicevo che avevo visto i colpi della mia
Beretta schizzare in acqua lo posso anche capire. Capisco molto meno perché non mi abbiano creduto i miei ex compagni dei Ds, amici con cui ho fatto
politica per una vita, con cui ho condiviso due legislature in Parlamento, che
conoscevano il sottoscritto, i suoi princìpi».