Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
FOFI Goffredo Gubbio (Perugia) 15 aprile 1937. Critico cinematografico • «Un santone dell’ultrasinistra storica» (Giovanni Raboni) • «Una delle voci più conosciute, prestigiose e militanti della critica cinematografica italiana, ha inaugurato un nuovo modo di leggere il cinema attraverso analisi rigorose, ma nello stesso tempo appassionate e attente ai fenomeni sociali e culturali» (Gianni Canova) • Tra le sue collaborazioni Positif, I Quaderni Piacentini, Il nuovo spettatore cinematografico, Ombre rosse
FOFI Goffredo Gubbio (Perugia) 15 aprile 1937. Critico cinematografico • «Un santone dell’ultrasinistra storica» (Giovanni Raboni) • «Una delle voci più conosciute, prestigiose e militanti della critica cinematografica italiana, ha inaugurato un nuovo modo di leggere il cinema attraverso analisi rigorose, ma nello stesso tempo appassionate e attente ai fenomeni sociali e culturali» (Gianni Canova) • Tra le sue collaborazioni Positif, I Quaderni Piacentini, Il nuovo spettatore cinematografico, Ombre rosse. Tra i libri Il cinema italiano (75), Dieci anni difficili (85). Ha fondato le riviste Linea d’ombra e Lo Straniero • «Fofi è un fanatico, non condivido una virgola di quello che scrive» (Gabriele Muccino) • Sulla Stanza del figlio di Moretti: «Privo di ogni inquietudine o disagio o furia metafisica, incapace di ogni domanda radicale, pronto a conciliare familisticamente tutto e a elaborare i lutti, è di un avvilente cattolaicismo mediano o mediocre, degno di un editoriale di Scalfari e di una quintalata di articoli dei suoi sempre maggioritari opinionisti». Su Benigni: «è più bravo, forse, di tutti i comici “scritti” dalla tv e dal cinema, ma a me non è più simpatico. Tanto più quando fa la furbata di voler far ridere e piangere con un bambino e col lager».