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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

FIORONI

Giosetta Roma 24 dicembre 1932. Artista. Ha esordito nel 57 con una personale alla
Galleria Montenapoleone di Milano. La mostra che l’ha rivelata al pubblico è quella organizzata quattro anni dopo alla galleria Plinio De Martiis di Roma.
Esponente di quella che è stata definita “La scuola di Piazza del Popolo”, insieme a Mario Schifano, Tano Festa e Franco Angeli, in seguito ha
collaborato con poeti e scrittori, associando le sue opere ai loro testi: da
Montale a Zanzotto, da Ceronetti a Parise (di cui è stata a lungo la compagna), fino ad arrivare a Magrelli e Erri De Luca
• «Da mezzo secolo protagonista dell’arte italiana. Amica di Tristan Tzara, tra i fondatori della Scuola di Piazza
del Popolo con Schifano, Festa e Angeli, compagna di Goffredo Parise, è sempre pronta a sperimentare nuovi mezzi e nuovi linguaggi» (Paolo Vagheggi) • «Potrei dire che ne ho fatte di tutti i colori... non ho molto da rimpiangere.
Nel 68 ho inaugurato il teatro delle mostre alla galleria La Tartaruga con una
performance che si chiamava La spia ottica. I visitatori passavano davanti a
uno spioncino e mi vedevano all’interno di una stanza. Ricordo questo come uno dei tanti esperimenti che ho
fatto e che hanno suscitato qualche scalpore. Forse avrei dovuto approfondire
di più alcune cose, e questo è un rimprovero che mi faccio, ma sono sempre stata attratta dal cambiamento. L’eclettismo è nella mia natura»
• «Non fu il mio rapporto con Parise a spingermi ad incontrare la letteratura. Ho
sempre sentito la parola degli scrittori e dei poeti come provocatrice di
immagine. Goffredo è stato un grande maestro di stile di vita, con questo modo di essere così prensile, diretto, rapido. Non è stato un duetto con la letteratura, ma una storia personale»» • «Oggi la pittura sembra obsoleta. In realtà nei video migliori, come quelli di Bill Viola ad esempio, quel che si vede
altro non è che della pittura dinamica. Non riescono ad affogare la pittura. Nelle cose
migliori rispunta sempre, magari sotto camuffate spoglie».