Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
FIORELLO
Giuseppe Catania 12 marzo 1969. Attore. Fratello di Rosario (il “Fiorello” per antonomasia) e Catena. «Nei villaggi Valtur facevo ridere 1500 persone, oggi farei fatica così, senza una maschera» • «Ha iniziato seguendo le orme di Fiorello nei villaggi vacanze, prima come
addetto alle luci, poi in scena, anche lui; in tv come Fiorellino, e già in quel diminutivo c’era l’ombra del fratello, che pure gli aveva sconsigliato di rifare il karaoke. “Troppi paragoni, il successo di Rosario era stato pazzesco. Un errore. Ma volevo
provare, sapendo che non era la mia strada: essere ‘il fratello di’ all’inizio ti aiuta, ma poi devi dimostrare che vali. Io non sono uno showman, non
sono esuberante, ho paura del pubblico. Ma sognavo di recitare”. Lo fa debuttare Marco Risi, la carriera è rapida, il talento c’è. Arrivano i successi in tv:
La guerra è finita, Salvo D’Acquisto, Il cuore nel pozzo e L’uomo sbagliato, con i suoi dieci milioni di spettatori» (Silvia Fumarola) • «Prima il pubblico faticava a capirmi: “Questo com’è? è bravo o sta lì perché è fratello di?”. Oggi mi apprezzano, hanno visto quello che so fare. Ci ho messo tutto me
stesso, ho imparato a comunicare le emozioni e sento che arrivano alla gente.
Quando è morto papà avevo 21 anni, non ci siamo potuti parlare da uomini. Rosario per me è stato un padre. Siamo quattro: due fratelli e due sorelle. Pare lo avessero
detto al primo vagito: “Rosario sostituirà Baudo”. Era un trascinatore. Rosario e Catena sono gli estroversi. Io e Anna quelli
riservati. Mamma, che è una roccia, è come noi; papà era solare. Nell’insieme una famiglia piena di energia, in cui spiccava la simpatia di papà. Era finanziere. Raccontava grandi storie. Un bell’uomo: alto, magro, capello impomatato, vestito di lino bianco col fazzoletto blu
nel taschino, la sigaretta in bocca. Lo salutavano tutti con un sorriso, un’immagine antica e moderna insieme. Quando non trovavo i miei amici, i genitori
mi dicevano: “Staranno con tuo padre”. Chiacchieravano più volentieri con lui che con me. Quando se n’è andato, c’era tutto il paese ai funerali. Sa di cosa sono fiero? I due personaggi che papà ricordava sempre erano Joe Petrosino e Salvo D’Acquisto. Li ho interpretati tutti e due».