Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
FERRIO
Gianni Vicenza 16 novembre 1924. Direttore d’orchestra • «Figura storica della musica leggera italiana» (Mario Luzzato Fegiz) • «Ai miei tempi non pensavo che si potesse campare con la musica. Così, pur essendomi diplomato al Conservatorio di Venezia, mi iscrissi alla facoltà di Medicina a Padova, che frequentai diligentemente per cinque anni. Conobbi
Mina nel 59, al Musichiere, il popolare programma condotto da Mario Riva. Nacque un clima amichevole che
si sarebbe in seguito trasformato in amicizia. Era il periodo degli “urlatori”, fra i quali rientrava allora uno come Giorgio Gaber. Diressi Mina in molte
canzoni e l’altro suo direttore preferito in quel periodo era Bruno Canfora. Erano gli anni
in cui lavoravo molto per il cinema, e mi piaceva davvero; tuttavia fui il
direttore di Mina in situazioni televisive di grande successo: basti pensare al
brano
Parole parole, che fu sigla di Teatro 10, oppure a Non gioco più che era la sigla di Milleluci, per la quale utilizzai molti amici jazzisti come il famoso chitarrista e
soprattutto armonicista Toots Thielemans» • «Spesso dirigo a occhi chiusi, è una mia vecchia abitudine. Sono dell’idea che la musica vada “vista con le orecchie e sentita con gli occhi”».