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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

FERLAINO

Corrado Napoli 18 maggio 1931. Ingegnere. Imprenditore edile. Noto soprattutto come
presidente del Napoli (quando vinceva gli scudetti). «Il Napoli è una formula uno. O la sai guidare, oppure ti fai male. E a volte ti fai male
comunque...» • è stato pilota automobilistico e produttore cinematografico. è diventato presidente del Napoli il 18 gennaio 69, dopo essere entrato in società nel 67, rilevando una piccola quota azionaria dal presidente in carica, e suo
amico, Roberto Fiore. Sotto la sua gestione il colpo più leggendario della storia della società, l’acquisto di Diego Armando Maradona, due scudetti (87 e 90, a Napoli non ne sono
arrivati altri, né prima di lui, né dopo di lui), la coppa Italia nel 76 e nell’87, la coppa di Lega italo-inglese nel 77, la coppa Uefa nell’89, la supercoppa italiana nel 91. Due le retrocessioni in serie B: nel 98 e nel
2001
• «…Roberto Fiore, il presidente che ha sollevato entusiasmi con l’acquisto di Sivori e Altafini, gli cede una piccola quota azionaria. Ferlaino
approfitta della “bagarre” fra Fiore e Achille Lauro per schierarsi dalla parte del vecchio comandante,
che lo fa eleggere presidente il 18 gennaio 69. “Traditore e bugiardo” è l’accusa lanciatagli dall’amareggiato Fiore. La prima stagione presidenziale di Ferlaino si conclude con
un dignitoso sesto posto. Corrado si presenta per la prima volta all’hotel Gallia di Milano, all’epoca sede del calcio mercato, polarizzando l’attenzione su di sé. Scortato da una mezza dozzina di persone, affitta per due settimane una
lussuosa suite, vola ogni giorno da Milano a Napoli e viceversa per tenere d’occhio i propri affari, offre pranzi e cene. Gli operatori calcistici non lo
amano. Lo scomparso Bruno Passalacqua gi urla pubblicamente “buffone” dopo il fallimento della trattativa per il passaggio di Juliano dal Napoli al
Milan. “Quando tratto con lui — confessa Giussy Farina, lo spregiudicato ex presidente di Vicenza e Milan — sto sempre con le spalle appoggiate al muro. Non si sa mai”. “Un giorno riuscirò a portare lo scudetto a Napoli” promette Corrado, che per quasi 30 anni si vanterà di aver sempre evitato al Napoli la retrocessione e che confida di considerarsi
“l’ultimo dei Borboni”. Soltanto sfiorato nel 75, in effetti lo scudetto arriva nell’87 e torna tre anni più tardi. è l’epoca di Maradona, il fuoriclasse argentino che soltanto l’ostinazione di Juliano, l’ex capitano diventato manager, riesce a strappare al Barcellona. Ma il vanto di
Ferlaino sfuma nel 98, allorché il Napoli inciampa nella stagione più vergognosa della sua storia, racimolando appena 14 punti e sprofondando in B
dopo aver cambiato ben 4 allenatori e tre manager nel corso della stagione. Due
campionati e una faticosa promozione targata Novellino. Poi una nuova
retrocessione allontana sempre di più i tifosi da Ferlaino, che non è mai riuscito a stabilire un feeling con la città, che denuncia un paio di attentati dinamitardi alla sua bella villa in collina
e che deve anche scontare qualche giorno di arresti domiciliari per una storia
di tangenti» (Mario Gherarducci).