Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
FARINA
Renato Desio (Milano) 10 novembre 1954. Giornalista. Vicedirettore di Libero. Nel 2006
i magistrati che indagavano sul sequestro dell’imam Abu Omar (rapito dalla Cia con l’aiuto del Sismi il 17 febbraio 2003) hanno rivelato che Farina era dal 1999 un
giornalista al servizio del Sismi, il nostro servizio segreto militare. S’era adoperato nelle questioni relative a Milosevic, nell’affare Telekom Serbia, nello scandalo Parmalat e da ultimo, proprio in relazione
al sequestro di Abu Omar, aveva cercato di aver notizie sulle indagini dei
magistrati e di girarle poi al funzionario del Sismi Pio Pompa e/o al
responsabile del servizio Nicolò Pollari. A questo scopo, avrebbe acconsentito anche a pubblicare su Libero una
falsa intervista. Stipendio imprecisato (forse 30 mila euro l’anno). Nome in codice: Betulla. Si è giustificato dicendo di essersi messo al servizio del Sismi (e della Cia) per
combattere l’avanzata islamica e difendere l’Occidente. Giuliano Ferrara gli ha dato ragione («se lo licenziano, lo assumo io», salvo poi qualificarlo di “pasticcione”), Vittorio Feltri, direttore di Libero, stava per licenziarlo e poi ha fatto
spallucce
• «Amico di persone importanti come Giulio Andreotti dopo esserlo stato di Craxi e
di don Giussani. Aveva una certa consuetudine perfino con papa Wojtyla e usa
passare la sera di Natale con Silvio Berlusconi» (Claudio Sabelli Fioretti) • Ha cominciato «in un giornaletto, Solidarietà, che dava voce alla gente di Seveso ai tempi della diossina. Da lì nacque il Sabato» • Celebre sua passione per la Pivetti (non ricambiata), a suo dire durata tre
mesi • «Detesto Belpietro e Gigi Moncalvo quando dicono che ho le mani sudate e unte».