Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
FANZAGA
Livio Sforzatica (Bergamo) 1940. Prete. Direttore di Radio Maria • «“Che la Madonna ve ne renda merito”. Anche quando conclude l’appello a qualche giovane affinché presti la sua opera gratuita come “tecnico addetto al mixer”, padre Livio Fanzaga non scorda mai di promettere la giusta mercede. Garante,
come sempre, è lei, la “Regina della Pace”, vero editore di riferimento dell’emittente di Erba. Ed al proprio editore, padre Livio, la voce più eterodossa dell’ortodossia cattolica, ha voluto dedicare anche il suo ultimo libro, una raccolta
commentata dell’ottantina di messaggi in cui la madre di Cristo fa esplicito riferimento “all’avversario, all’accusatore, al menzognero” (
Satana nei messaggi di Medjugorje, Sugarco edizioni). Lo studio, la promozione, la diffusione delle parole della
Vergine, pronunciate nelle apparizioni di Medjugorje, sono uno dei cavalli di
battaglia della stazione e uno dei temi preferiti trattati dal sacerdote. L’opera è solo l’ultima di una lunga — e fortunata — serie, specchio del successo di quelle onde radiofoniche settimanalmente
seguite da circa quattro milioni e mezzo di ascoltatori. Avvalendosi di una
dozzina di collaboratori e di centinaia di volontari, Radio Maria è la prima stazione privata in Italia per numero di ripetitori (ben 850, contro i
350 delle maggiori concorrenti) con una struttura paragonabile a quella della
Rai. “Andiamo a mettere ripetitori anche nei piccoli paesi di montagna — spiegò una volta — ovunque ci sia un cristiano”. Finanziata esclusivamente tramite donazioni, non trasmette un secondo di
pubblicità, ricevendo — secondo un’indagine Telecom di qualche anno fa — ben 30 mila tentativi di chiamata ogni giorno. Padre Livio la dirige ormai da
qualche lustro e, se è pur vero che, per stare alle sue parole, i numeri sono frutto “dell’amore della Madonna”, è altrettanto incontestabile che Dio ha avuto bisogno di uomini che
trasformassero la minuscola emittente parrocchiale di Arcellasco d’Erba nella “più importante radio cattolica del mondo”, come comunemente si dice, e “nell’alternativa popolare via etere al settimanale progressista Famiglia Cristiana”, come ha scritto il vaticanista dell’Espresso Sandro Magister. Al suo animatore le etichette non garbano, nemmeno
quelle affibbiategli dalla stampa nazionale, spesso propensa a tratteggiarne la
figura secondo categorie che lui, cattolico per cromosoma, respinge anche
quando — lo fece Klaus Davi prima del voto del 9 aprile 2006 — si tenda a presentarlo come “prete di destra”. Né neocon né teocon, questo scanzonato padre scolopio dell’alta Brianza è — a volerlo proprio definire — teopop. Dove il “pop” sta a indicare la briosità del linguaggio e il carattere teologicamente “popolare” del suo messaggio. “Radio Maria è una grande università popolare di teologia” ama ripetere con certosina costanza ai suoi ascoltatori» (Emanuele Boffi).