Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
EMMER Luciano Milano 19 gennaio 1918. Regista. Tra i suoi film: Le ragazze di piazza di Spagna (52), Il bigamo (55), La ragazza in vetrina (61) • «Il giovane-vecchio del nostro miglior cinema popolare e d’autore, e non certo soltanto di quello del “neorealismo rosa”; è l’inventore della sigla di Carosello (“La creammo con tende e siparietti disegnati dalla moglie di Vespignani e con la musica di un documentario sulle lumache”); è l’antesignano, con tanti spot e film in tempi non sospetti, del binomio “cinema e pubblicità”, ma se la ride ogni volta che qualcuno lo chiama “maestro”» (Giovanna Grassi) • «Per me il cinema è stata una maniera per riscoprire il buio» • «Nato a Milano, ha praticamente passato la sua infanzia e adolescenza a Venezia
EMMER Luciano Milano 19 gennaio 1918. Regista. Tra i suoi film: Le ragazze di piazza di Spagna (52), Il bigamo (55), La ragazza in vetrina (61) • «Il giovane-vecchio del nostro miglior cinema popolare e d’autore, e non certo soltanto di quello del “neorealismo rosa”; è l’inventore della sigla di Carosello (“La creammo con tende e siparietti disegnati dalla moglie di Vespignani e con la musica di un documentario sulle lumache”); è l’antesignano, con tanti spot e film in tempi non sospetti, del binomio “cinema e pubblicità”, ma se la ride ogni volta che qualcuno lo chiama “maestro”» (Giovanna Grassi) • «Per me il cinema è stata una maniera per riscoprire il buio» • «Nato a Milano, ha praticamente passato la sua infanzia e adolescenza a Venezia. Non è un cinico. Il cinema non lo ha reso capriccioso e impudente. I suoi film sono in tutto una decina: ha cominciato con Domenica d’agosto nel 50, l’ultimo è del 2000: Una lunga lunga lunga notte d’amore. Colpiscono i tanti intervalli in cui è stato assente... “è come con i grandi amori: alla fine te ne devi distaccare. Poi magari ritorni, poi di nuovo la separazione. Si oscilla: un po’ per colpa nostra un po’ perché gli altri vogliono così”» (Antonio Gnoli).