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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

EMILIANO

Michele Bari 23 luglio 1959. Politico. Sindaco di Bari (dal giugno 2004) • «Supersindaco di sinistra che in realtà è di destra, un magistrato antimafia. Sogna di applicare a Bari la tolleranza
zero di Rudolph Giuliani, vale a dire repressione e integrazione assoluta, e
tuttavia vuole, allo stesso tempo, fare di Bari il porto delle mille etnie, il
che appunto significa tolleranza mille. è alto più di un metro e novanta, una bella barba nera, è cosi grande e grosso, tanta carne attorno a qualche osso, che sembra una sorta
di officina: tubazioni, altiforni, cuscinetti. Simpatico anche perché è grasso senza complessi, è grasso perché è verace, l’amico di tutti a prima vista, senza le riserve mentali e i tormenti del
segaligno. Infatti Emiliano bacia tanto e bacia bene persino più di Totò Cuffaro “Vasa Vasa”, con la differenza che i suoi sono baci selettivi e sotto scorta, perché Emiliano è sta
to il pubblico ministero che più volte ha sgominato le bande della sacra corona ristorata dai nuovi affari dei
dirimpettai: “Ho arrestato albanesi, scafisti e intoccabili, ho vissuto in mezzo a bionde,
hashish, panetti e neve bianca”. Ma, essendo un pasticcio, Emiliano va pure a trovare le famiglie dei suoi
arrestati. Ha bussato a tutte le porte del famigerato “quadrilatero di Japigia”, “Madona me!, ancora lei”, sempre accarezzando teste di bambini e offrendo comprensione. Ebbene, questo
candore, che Emiliano chiama “la passione e il vizio dell’umanità”, può anche farci sorridere, ma rimane inquietante perché è difficile distinguere tra consenso e ricatto nei quartieri al limite della
legalità. Emiliano del resto è anche il giudice che mise sotto inchiesta la famosa missione Arcobaleno del
pugliese D’Alema, ma poi anche tra Emiliano e D’Alema è finita a baci baci» (Francesco Merlo).