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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

EINAUDI

Ludovico Torino 23 novembre 1955. Pianista. Compositore. Performer. Nipote di Luigi (24
marzo 1874-30 ottobre 1961), figlio di Giulio (2 gennaio 1912-5 aprile 1999). L’amore per la musica e per il piano gli è stato instillato dalla madre, pianista a sua volta • «Nessun musicista più di Ludovico Einaudi ha salvaguardato nel suo linguaggio l’eco della realtà, con influssi classici, minimalistici, pop, rock, jazz, aperto a paesaggi
sonori inesplorati di cui ha fatto uso nei video, nella musica per film, in
teatro, dalla Scala al Barbican di Londra, dall’Ircam di Parigi al Lincoln Center di New York: raggiungendo, soprattutto in
Inghilterra, livelli di popolarità molto vicini a quelli di una rockstar (in quel paese una raccolta di suoi
successi,
Echoes ha venduto in poche settimane 100 mila copie)» (Riccardo Lenzi) • «Le mie opere solistiche sono come canzoni: devono suonare naturali, senza
forzature. Berio mi piaceva perché non aveva la rigidità intellettuale dei compositori del suo periodo, aveva aperture verso tutte le
musiche del mondo e sapeva muoversi con disinvoltura fra Beatles e musica
africana. Così sono stato “a bottega” con lui per tre anni. Poi ho cercato di unire la profondità del pop con l’interiorità della musica classica. La mia è una musica che parla dentro. Un genere che scarseggia».