Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
DIONISI
Stefano Roma 1 ottobre 1966. Attore • «È l’attore feticcio di Pasquale Pozzessere. Con lui ha girato Verso sud, Padre e figlio, la serie televisiva La storia siamo noi, primo capitolo della saga di Rulli e Petraglia chiusa da La meglio gioventù di Giordana. È bello, ma soprattutto ha uno sguardo lucido e vivo che trasmette emozioni» (Simonetta Robiony) • «Scuro di occhi e di capelli, magro, alto, chiuso in una gabbia di timidezza
difficile da penetrare. Ha avuto occasione di lavorare con tanti nomi celebri.
E ognuno gli ha lasciato un segno, un ricordo, un’impressione: “Con Mastroianni, quando giravamo Sostiene Pereira, ci ritrovavamo sempre la sera a cena. Non era programmato, ma succedeva; mi
fece conoscere la figlia Chiara e anche Catherine Deneuve e poi, siccome nel
cast c’era Nicoletta Braschi, spesso veniva Benigni a trovarla e stavamo tutti insieme”. Di Penelope Cruz, conosciuta sul set della Ribelle, ricorda che “era molto determinata, sia nel lavoro che nella vita privata, non dava spazio a
nessun divertimento, si comportava come un’americana e infatti poi lì si È trovata bene”. Nelle pause delle riprese ogni attore occupa il tempo in maniera diversa: “John Turturro restava in un silenzio assoluto; Ben Kingsley leggeva un libro,
come fa Andie McDowell. Io, invece, ripasso le battute”. Poi ci sono i momenti di stasi, quelli in cui si aspetta il ruolo giusto: “Certe volte si lavora perchÈ non ce la si fa a restare lì a casa ad aspettare; altre per bisogno di denaro”. Non ama lavorare in tv anche se gli È già capitato, con buoni risultati, per esempio nella
Vita che verrà, dov’era diretto da Pozzessere: “Il meccanismo televisivo mi spaventa, certe volte si lavora in maniera un po’ sciatta, per questo mi È capitato spesso di rifiutare proposte di fiction. E poi c’È il problema della popolarità, una cosa con cui ho un rapporto difficile, non mi va di non poter camminare
per strada liberamente”» (La Stampa).