Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
DI SOMMA
Audisio Torino 14 marzo 1955. Scrittore. Nel 2002 vinse il Bancarella con il suo romanzo
d’esordio L’uomo che curava i fiori • «La sua è la storia (nemmeno tanto originale) di un bambino che amava scrivere, di uno
studente del liceo classico che “andava costantemente fuori tema”, di un laureato in Medicina (specializzato in Medicina del lavoro) “per far piacere alla famiglia”. Mentre la sua vita assomiglia a “un palazzo con tante stanze dove medicina e scrittura ne riempiono soltanto due”. E nelle altre? “Nascondo i miei amori: dalla fotografia al cinema alla biologia”. Anche la sua scoperta della floriterapia (quella medicina “non convenzionale” che cura le malattie con fiori e piante officinali portata al successo da
Edward Bach) deriva da un’ennesima passione, potremmo dire di famiglia: “Quando andavo a passeggiare con mio padre, lui mi descriveva ogni pianta e di
ogni pianta sapeva citarmi il nome in latino”. Forse stanco della medicina ufficiale, rinnova così questa passione, abbandonando il “posto fisso” dell’Ospedale delle Molinette per aprire uno studio di omeopata a Torino. Continuando
sempre a scrivere (romanzi, racconti e persino drammi teatrali, comunque mai
pubblicati). Fino a quel fatidico 97: quando incontra un’editor che crede in lui. Si chiama Elena De Angeli (“una tipa tosta, dura e pura, che è stata editor anche di Pasolini”). Proprio la De Angeli, qualche anno più tardi, avrebbe definito
L’uomo che curava con i fiori “una grande storia raccontata con sontuosa generosità”. Sarà lei a mettere il medico che voleva essere scrittore davanti all’ennesimo aut-aut: “la sua scrittura non è una scrittura da weekend, decida lei che cosa vuol fare da grande”. La scelta è ovvia: scrivere» (Stefano Bucci).